BIMBO SBRANATO DA DUE PITBULL, LA SCOPERTA SUI CANI 

Ha sconvolto l’Italia intera  la storia del bimbo sbranato da due pitbull. Aveva solo 13 mesi,  per lui, purtroppo, non c’è stato scampo. Il tremendo fatto di cronaca si è consumato a Campolongo, frazione di Eboli, sotto gli occhi dello zio Simone,  che teneva in braccio il piccolo Francesco Pio nel momento in cui i cani lo hanno colpito.

Erano le otto del mattino  e il bimbo si trovava nel giardino della villetta bifamiliare. I soccorsi sono tempestivamente stati allertati ma quando i soccorritori del 118 sono giunti presso l’abitazione, il piccolo, adagiato su un tavolo e avvolto da una coperta, era già spirato, mentre lo zio, ferito,  è stato medicato sul posto.

Non ci sono parole per descrivere l’accaduto mentre intanto proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica di quello che è successo e per l’attribuzione di eventuali responsabilità.  La mamma del piccolo deceduto, Paola, 25 anni, e Gaia,  sua datrice di lavoro nonché titolare del bar in zona Lago,  sono grandi amiche, e i due pitbull che non hanno lasciato scampo a Francesco Pio, Pablo e Totò, appartengono proprio a Gaia e al suo ex marito.

La sorella di Paola, Milena, non si capacita, dicendo che i due quattro zampe erano docili e non hanno mai fatto male a nessuno.  Non si capacita la comunità in cui i  fatti si sono consumati,  ne’ tantomeno il primo cittadino, Mario Conte, che ha espresso la massima solidarietà alla famiglia del piccolo,  da parte di tutta la comunità ebolitana, che si è detta costernata per la vicenda, offrendo assistenza dei servizi sociali alla madre del bimbo scomparso.

Poco fa, a mezzo stampa, è stata comunicata la scoperta sui due pitbull.

Si fa collettivo lo strazio, dinnanzi al decesso del piccolo Francesco Pio, il bimbo di soli 13 mesi sbranato da due pitbull mentre si trovava in braccio allo zio, nel giardino della sua abitazione. Veniamo a sapere che ci sono cinque indagati per il suo decesso, avvenuto a Campolongo, Eboli.

Tra gli indagati c’è anche la mamma 25enne del bimbo, che è rimasta coinvolta mentre ha cercato di sottrarlo alle fauci dei due pitbull, di proprietà della sua amica, nonché datrice di lavoro e del suo ex marito, anch’essi iscritti nel registro degli indagati.

La padrona aveva lasciato gli animali in custodia ai loro amici, zii del bambino. Ovviamente ora spetterà agli indagati doversi difendere tra le aule giudiziarie dall’accusa di omicidio colposo per omessa custodia degli animali.

A stabilirlo è stata la Procura di Salerno, nella percorsa del procuratore Giuseppe Borrelli, sostituto Alessandro De Vico, il quale ha disposto per oggi, 24 aprile, l’effettuazione dell’esame autoptico sul corpo del povero Francesco Pio.

Solo al termine dello stesso, che servirà a far luce sull’esatta causa della dipartita, la salma de bimbo potrà essere  restituita ai familiari per i funerali. Nel giorno della cerimonia funebre, come espressamente dichiarato dal primo cittadino, a Eboli verrà proclamato il lutto cittadino. Intanto il lavoro degli inquirenti prosegue in modo da rispondere ai mille interrogativi che ruotano ancora oggi attorno alla scomparsa del povero bimbo.