Biella, gambiano ubriaco devasta il market: per lui semplice denuncia

Completamente ubriaco, ha dato in escandescenze all’interno di un supermercato di Biella, scatenando il panico tra i presenti.

Il responsabile, un gambiano di 25 anni, si è presentato all’interno del Penny Market di viale Macallè durante la serata dello scorso venerdì. Sono quasi le 18, e tra le corsie numerosi clienti sono impegnati nella spesa quando lo straniero inizia col suo spettacolo.

Totalmente fuori controllo, si è accanito contro alcuni scaffali, scaraventando a terra bevande e alimentari e causando un fuggi fuggi generale dei presenti.

Pur spaventati, i membri del personale del supermercato hanno cercato per quanto possibile di far ragionare l’extracomunitario per riportare la calma, ma ogni tentativo si è dimostrato vano.

Per questo motivo sono state allertate le forze dell’ordine, giunte in breve in viale Macallè. Sul posto i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Biella, che sono riusciti ad avere la meglio sul gambiano, bloccato a terra.

I militari hanno quindi contattato i soccorsi, per fare in modo che lo straniero potesse essere visitato al pronto soccorso prima di venire trasferito in caserma. Il 25enne è finito per accertamenti all’ospedale di Ponderano, quindi, una volta dimesso, è stato denunciato con l’accusa di danneggiamento aggravato.

A diffondere la notizia via social il vice sindaco Giacomo Moscarola. “E questa sera un extracomunitario ha deciso di devastare il Penny di Viale Macallè a Biella”, racconta Moscarola, come riportato da “NewsBiella”. “Queste sono le risorse tanto care alla sinistra. Un grazie alle forze di polizia che sono immediatamente intervenute”.

L’affondo del vice sindaco della cittadina piemontese ha ricevuto l’immediata replica da parte dell’esponente del Pd Manuela Mazza. “No caro vicesindaco. Queste non sono le risorse care alla sinistra. Anche la sinistra vuole la legalità e la sicurezza. La sinistra è formata da tanta gente perbene che semplicemente distingue le persone in delinquenti e non delinquenti e non in italiani e non italiani”, conclude Mazza.