Biden sfida Putin: inizia la guerra del petrolio
La notizia era nell’aria già da qualche ora, ma adesso è ufficiale: gli Stati Uniti d’America vieteranno l’import di petrolio e gas russi. A confermarlo è il Presidente, Joe Biden, dopo le indiscrezioni dei media americani trapelate nella giornata di oggi. Secondo i dati diffusi dal Wall Street Journal, lo scorso anno circa l’8% delle importazioni statunitensi di petrolio e prodotti raffinati è arrivato dalla Russia, pari a circa 672.000 barili al giorno. Come riportato dalla Cnn, Biden ha spiegato che vietare le importazioni russe di petrolio, gas naturale e carbone negli Stati Uniti “avrà un prezzo” ma la politica americana è unita nell’intraprendere queste dure misure contro Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Ho spiegato che difendere la libertà avrà un costo, costerà anche a noi negli Stati Uniti. Repubblicani e democratici lo comprendono allo stesso modo. Repubblicani e democratici, insieme, sono chiari, dobbiamo farlo”, ha affermato il Presidente dalla Casa Bianca. Biden ha anche sottolineato che gli Stati Uniti hanno fornito più di 1 miliardo di dollari in assistenza militare all’Ucraina. “Spedizioni di armi difensive arrivano ogni giorno in Ucraina dagli Stati Uniti, e noi dagli Stati Uniti siamo quelli che coordiniamo la consegna dei nostri alleati e partner di armi simili, dalla Germania alla Finlandia ai Paesi Bassi. Stiamo anche fornendo sostegno umanitario al popolo ucraino”, ha sottolineato il Presidente Usa.
Biden contro Putin: “Danneggia le famiglie americane, non vincerà”
L’inquilino della Casa Bianca ha voluto rimarcare il fatto che la misura adottata dalla sua amministrazione “non è a costo zero”. La guerra di Putin, ha sottolineato, “sta già danneggiando le famiglie americane alla pompa di benzina”. Da quando Putin ha iniziato “a dispiegare le sue truppe al confine ucraino”, proprio da allora, il prezzo del gas in America “è salito di 75 centesimi. Con questa azione salirà ulteriormente”, ha dichiarato. Biden si è poi rivolto anche alle compagnie petrolifere e del gas americane, affermando che la guerra e i suoi impatti “non sono una scusa per esercitare aumenti di prezzo eccessivi” che sfruttano il consumatore americano.
L’aggressione della Russia, ha aggiunto Biden, “costa a tutti noi. E non è il momento di fare profitti o truffe sui prezzi. Voglio essere chiaro su questo, non lo tollereremo”, ha detto, pur riconoscendo come le aziende americane stiano dando il buon esempio abbandonando la Russia. “Questo è il momento in cui tutti dobbiamo fare la nostra parte”. Per Joe Biden il leader del Cremlino ha già perso la sua guerra. “Putin sembra determinato a continuare sulla sua strada omicida a qualunque costo”, ha accusato Biden dalla Casa Bianca. “Ha già trasformato due milioni di ucraini in rifugiati. La Russia potrebbe continuare a macinare la sua avanzata a un prezzo orribile, ma una cosa è chiara: l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese e se non rispondiamo all’assalto di Putin alla pace e alla stabilità globali oggi, il costo della libertà e del popolo americano sarà ancora maggiore domani”, ha affermato. Biden ha anche elogiato il popolo ucraino per la sua eroica resistenza dinanzi all’invasione russa. Biden ha sottolineato come questa misura della spingere le potenze occidentali verso la transizione verde. La crisi in Ucraina, ha osservato Joe Biden, ci ricorda che dobbiamo proteggere “l’economia e diventare indipendenti dagli idrocarburi”, accelerando “la transizione verso l’energia pulita”. Per quanto riguarda i Paesi europei, il Presidente Usa ha assicurato di essere al lavoro con gli alleati per “ridurre la loro dipendenza energetica da Russia”.
Consenso per l’embargo energetico alla Russia cresciuto negli ultimi giorni
Come riportato dall’agenzia Adnkronos, che cita il Washington Post, il consenso per l’embargo energetico alla Russia “un tempo impensabile è cresciuto man mano che arrivano più immagini della guerra in Ucraina”. Trattasi di una mossa che la stessa Casa Bianca fino a qualche giorno fa considerava troppo rischiosa per le conseguenze sul mercato interno energetico, con il prezzo della benzina che ha già raggiunto livelli massimi. Decisive a favore dell’embargo le spinte arrivate al presidente americano dal Congresso. La conferma arriva da Nancy Pelosi, Speaker della Camera: “Abbiamo premuto sul presidente Joe Biden per varare il bando sulle importazioni di petrolio russo” ha dichiarato Pelosi parlando all’ambasciata italiana a Washington in occasione della Giornata internazionale della donna. “Questo bando diminuisce il potere economico della Russia”.