Bersani attacca Meloni: “Rama in ginocchio? Umiliante. La politica estera italiana è finita”
Una bordata senza precedenti quella sferrata da Pier Luigi Bersani, ex ministro ed esponente di spicco del Partito Democratico, contro la premier Giorgia Meloni, intervenuto ieri sera nel programma “In altre parole” su La7. Il focus delle critiche, una politica estera italiana a detta di Bersani “allo sbando”, in cui il governo Meloni avrebbe perso la bussola, isolando il Paese e rinnegando le storiche tradizioni diplomatiche italiane.
L’attacco di Bersani si è concentrato su diversi fronti. In primis, il commento tagliente sull’episodio che ha visto il premier albanese Edi Rama inginocchiarsi davanti a Meloni: “Una scena umiliante. Di fronte a un gesto del genere, uno dovrebbe dire: ‘Senti, qui non siamo mica al Bagaglino’. Sono cose che non vorrei mai vedere in politica.”
Il caso Tirana e le accuse di isolamento
Il mancato invito al summit europeo di Tirana è stato un altro punto cruciale della critica. Bersani ha bollato come “sciatti e propagandistici” i motivi addotti dalla premier, smentiti peraltro dal presidente francese Emmanuel Macron. “Meloni ha detto che non è andata perché non vuole inviare truppe in Ucraina. È un modo sciatto e propagandistico di fare politica”, ha tuonato l’ex ministro. Macron, infatti, ha chiarito che al vertice si è discusso di pace e garanzie per l’Ucraina, smentendo le dichiarazioni della premier.
Gaza, il silenzio e l’assenza di una linea
Bersani non ha risparmiato critiche sull’atteggiamento del governo in merito alla situazione a Gaza. “L’Italia è fondatrice dell’Europa, e nel Mediterraneo ha sempre saputo parlare con Israele e con i palestinesi. Ora invece c’è una strage a Gaza e non riusciamo nemmeno a dire una parola”, ha lamentato, sottolineando come l’Italia sia stata ridotta al silenzio su una questione cruciale. Ha poi criticato l’assenza di Meloni e della sua delegazione durante il minuto di silenzio in Aula richiesto da Giuseppe Conte per le vittime di Gaza: “Non si è alzata lei, né tutta la sua compagnia. Uno può anche pensare che Conte sia demagogico, ma cavolo… ti alzi! Si sta parlando del massacro di 60.000 persone.”
“Balla pompata dai telegiornali” e l’eredità della diplomazia italiana
Bersani ha demolito l’immagine di Meloni come “ponte tra Europa e Usa”, definendola “una balla pompata dai telegiornali”. L’ex ministro ha poi sottolineato come l’attuale governo stia tradendo l’eredità della diplomazia italiana, fatta di dialogo e riconoscimento reciproco. “Abbiamo passato mesi a sentirci dire che la Meloni sarebbe stata il ponte tra Europa e Usa. Una balla pompata dai telegiornali. E alla fine ci ha lasciati in mezzo all’Atlantico senza sapere da che parte remare,” ha concluso Bersani, con un’amara constatazione.
L’intervento di Bersani si è concluso con un’affermazione perentoria, raccolta dall’ironia del conduttore Massimo Gramellini: “Erano tutti meglio di lei. Noi eravamo quelli del riconoscimento reciproco. Ora? Il vuoto.” Un giudizio severo che, in diretta televisiva, ha acceso un dibattito sulla politica estera italiana e sul futuro del Paese sulla scena internazionale.