Berlusconi: “Esercito comune europeo contro l’invasione degli immigrati”

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è intervenuto al congresso del Ppe in corso a Zagabria: “Vi porto la voce di un Paese che oggi è governato dalla peggiore sinistra: lo statalismo del Pd e il populismo del M5S uniti da un disegno di potere che noi siamo determinati a battere.

Siamo i soli portatori in Italia dei nostri comuni valori cristiani e liberali. Senza questi valori non è possibile governare un grande Paese in Europa”. Il Cavaliere ha poi aggiunto che il proprio schieramento tornerà presto al governo: “Abbiamo vinto tutte le elezioni regionali e la coalizione di centrodestra si affermerà anche nelle prossime elezioni. Il Ppe e Forza Italia sono il cervello, il cuore e la spina dorsale della coalizione”.

Berlusconi ha avvertito l’Europa:“Occorre avere una capacità di potenza militare anche per difenderci da una possibile immigrazione di massa che per molti studiosi della politica mondiale, cinese, africana, non è soltanto ipotizzabile e possibile, ma è addirittura probabile”. E in tal senso il Cavaliere ha sottolineato che “soltanto essendo potenza militare mondiale con delle forze armate uniche forti e importanti, noi potremmo costituire un deterrente efficace nei confronti di una possibile invasione di massa da parte del popolo africano che oggi è attestato su un miliardo e 200mila persone ma che fra vent’anni arriverà addirittura a due miliardi e mezzo di persone”.

“L’unico imperativo che l’Unione europea ha di fronte – ha aggiunto Berlusconi – è quello di unificare le proprie forze armate, le forze armate di tutti gli Stati che compongono l’Unione europea. L’Europa, che era la prima nel mondo cent’anni fa, oggi non conta nulla. Per contare dobbiamo tornare ad essere una potenza militare a livello mondiale per poterci sedere nei tavoli segreti dove, per decidere le cose più importanti al mondo, si siedono gli Stati Uniti, la Federazione russa, la Cina. Là dobbiamo esserci in futuro anche noi”.

Un altro tema che il leader di Forza Italia ha voluto affrontare è la Cina. “Attenzione al nuovo comunismo – ha detto – perché è un pericolo immanente, che i più acuti osservatori della politica cinese, considerano come una sfida assolutamente sicura che verrà addosso a noi a alle prossime generazioni”.