Balzo dei contagi, le varianti fanno paura: sei Regioni rischiano di diventare arancione

 

Pessima giornata. Balzo dei contagi in diverse regioni, per quanto riguarda il bollettino covid. Le varianti galoppano, soprattutto quella inglese, che secondo l’Iss darà prevalente a metà marzo, con una media del 37% di contagiosità in più. Sono 19.886 nuovi positivi. Gli attualmente positivi sono 396.143, 6.710 in più rispetto a ieri. Nell’ultimo giorno sono morte 308 persone affette da Coronavirus per un totale di 96.974 decessi dall’inizio dell’epidemia.

Risalgono i contagi mentre è attesa per domani la prima bozza del nuovo Dcpm, che sostituirà quello in scadenza il 5 marzo e durerà fino al 6 aprile. Come già annunciato dal premier Draghi, la linea del nuovo governo è quella di adottare i provvedimenti con anticipo e di confrontarsi passo passo con gli enti locali. Quello che è certo è che intanto cambia poco: resterà il sistema a colori delle Regioni (con l’aggiunta di due colori: le zone arancioni scuro e rosse locali nella speranza di scongiurare “un lockdown generalizzato”, ha spiegato Maria Stella Gelmini, ministro agli Affari Regionali. L’ordinanza per il cambio di colore da ora in avanti entrerà in vigore il lunedì e non più la domenica.

Le Regioni che rischiano l’arancione

Sono sei le Regioni che rischiano di entrare in fascia arancione e sono Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Il Piemonte ha già reso noto che adotterà misure restrittive, mentre le altre ancora sperano di restare gialle. Inoltre intere province potrebbero passare in arancione scuro, prevedendo restrizioni ancora più dure ma necessarie per evitare l’esplosione di una terza ondata. È il caso dell’Emilia Romagna e in particolare dell’area metropolitana di Bologna. Che  passerà in zona arancione scuro, dopo gli ultimi dati in aumento rilevati sull’epidemia: la decisione arriva nella riunione pomeridiana tra Regione Emilia Romagna, Ausl e città Metropolitana di Bologna.

Covid, 8 regioni oltre la soglia critica dei posti letto

Nella provincia di Imola erano già in vigore maggiori restrizioni, riguardanti per esempio la chiusura delle scuole dalle elementari in su. A Imola gli studenti delle scuole superiori, medie ed elementari sono rimasti a casa. Per loro fino al prossimo 11 marzo ci sarà solo la didattica a distanza. Gli spostamenti sono limitati solo a ragioni di lavoro, di salute o a comprovate necessità. Stop anche alle visite a parenti amici. Questo è il primo giorno di arancione scuro per 14 Comuni dell’Emilia Romagna.

In soli tre giorni di questa settimana i casi positivi sono stati quasi 10mila in più rispetto alla settimana precedente. Sul portale dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in poco più di una settimana sarebbero diventate 8 le regioni che superano la soglia critica del 30% riguardante i posti letto nei reparti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Si tratta dell’Abruzzo (37%), del Friuli Venezia Giulia (33%), della Lombardia (33%), delle Marche (36%), del Molise (36%), della Provincia autonoma di Bolzano (35%), della Provincia autonoma di Trento (39%), e dell’Umbria (57%). Ricordiamo che il Molise ha richiesto al ministero della Difesa l’intervento dell’esercito per attivare nuovi posti letto di terapia intensiva.

 

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