Attacco a Papa Francesco, 100 studiosi, religiosi e intellettuali lo accusano: «Fa atti sacrileghi»

«Noi chierici, studiosi e intellettuali cattolici condanniamo gli atti sacrileghi e superstiziosi commessi da Papa Francesco». Inizia così il documento firmato da studiosi religiosi e laici. Un documento di denuncia perché – a loro giudizio – il Pontefice si è macchiato di «gravi peccati». Quindi, chi lo segue rischia «la dannazione eterna». Tra i firmatari ci sono il moralista John McCarthy e il teologo Brian Harrison. Poi lo storico Roberto De Mattei e il giurista Paolo Pasqualucci. E ancora, il medievalista Claudio Pierantoni e il filosofo Josef Seifert.

Papa Francesco, «gli contestiamo 6 atti sacrileghi»

Nel documento si elencano in particolare 6 atti sacrileghi. Tutti riguardano quella che definiscono come «l’adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama». E cioè la statuetta che ignoti sottrassero durante il Sinodo sull’Amazzonia dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina. La Chiesa è a due passi dalla basilica di San Pietro in Vaticano. Gli ignoti gettarono la statuetta nel fiume Tevere.

«Il 4 ottobre – scrivono – Papa Francesco ha partecipato a un atto di adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama. Ha permesso che questo culto avesse luogo nei Giardini Vaticani». In questo modo ha profanato «la vicinanza delle tombe dei martiri e della chiesa dell’Apostolo Pietro. Ha partecipato a questo atto di adorazione idolatrica benedicendo un’immagine lignea della Pachamama».

«Il 7 ottobre, l’idolo della Pachamama è stato posto di fronte all’altare maggiore di San Pietro. Poi è stato portato in processione nella Sala del Sinodo. Papa Francesco ha recitato preghiere durante una cerimonia che ha coinvolto questa immagine. Dopo si è unito a questa processione. Quando le immagini in legno di questa divinità pagana sono state rimosse dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina, dove erano state collocate sacrilegamente, Papa Francesco si è scusato. In tal modo ha avuto inizio un’ulteriore profanazione».

E ancora: «Il 27 ottobre, nella Messa conclusiva del Sinodo, ha ricevuto una ciotola usata nel culto idolatrico della Pachamama. L’ha collocata sull’altare. Lo stesso Papa Francesco ha confermato che queste immagini in legno sono idoli pagani. Nelle sue scuse per la rimozione di questi idoli da una chiesa cattolica, li ha chiamati specificamente Pachamama, nome di una falsa dea della madre terra secondo una credenza religiosa pagana del Sud America».

I cento firmatari del documento anti-Bergoglio inseriscono anche la firma e l‘interpretazione del Documento sulla Fraternità Umana. Il Pontefice l’ha siglato il 4 febbraio scorso con il Grande Imam della moschea di Al-Azhar. Ossia con la massima autorità teologica islamica.

Ma «l’autorizzazione ad adorare chiunque o qualsiasi cosa diversa dall’unico vero Dio, la Santissima Trinità, è una violazione del Primo Comandamento».