Anziana di 85 anni brutalmente pestata da maghrebino: gomitata in faccia, cade a terra priva di sensi

 

Di Davide Romano – Valencia, 19 ago – Sono immagini di una violenza inaudita che stanno indignando la Spagna. Ieri una anziana donna di 85 anni è stata brutalmente aggredita mentre rientrava nella sua abitazione nel centro storico di Valencia. Un uomo l’ha seguita fin dentro il portone per rubarle il portafogli: la donna ha opposto una timida resistenza ma per tutta risposta ha ricevuto un colpo violentissimo in volto, probabilmente una gomitata come si evince dalle immagini, finendo a terra priva di sensi. Il video è stato ripreso da una telecamera installata dentro l’androne proprio con l’obiettivo di prevenire i furti. L’anziana signora è stata ricoverata in ospedale ma fortunatamente sembra essere fuori pericolo nonostante il trauma cranico.

L’aggressore è un nordafricano di 30 anni

A compiere la vigliacca aggressione sarebbe stato un immigrato nordafricano di circa trent’anni. I media spagnoli, così come accade in Italia, si sono ben guardati dal fornire maggiori dettagli sull’identità dell’aggressore parlando genericamente di “un uomo”, nonostante la polizia, diffondendo il video su internet e chiedendo ai cittadini di collaborare per rintracciarlo, avesse già parlato fin da subito di “un uomo dall’accento magrebino”. Dopo alcune ore, anche grazie alle “tracce” lasciate in giro dall’aggressore, che con la carta di credito della donna ha fatto degli acquisti in una tabaccheria e in una mensa di Valencia, è stato arrestato.

Le foto dell’aggressore

 

Polemica social in Spagna sull’immigrazione

E sull’origine dell’aggressore non sembrano esserci più dubbi: si tratta effettivamente di un nordafricano di 30 anni, detenuto per il momento nella cella di sicurezza dalla polizia di Valencia. Sui social spagnoli è montata la polemica, così come accade in Italia, sulla presenza di immigrati irregolari nel Paese e sulla loro condotta, ironizzando sul fatto che sarà “presto scarcerato e potrà così tornare in giro a pagare tasse e pensioni” o chiedendo a gran voce “più espulsioni”. Tutta Europa è Paese, verrebbe da dire, purtroppo.

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