Altri 4 clandestini fuggono dall’hotel, Salvini attacca il governo “scafista”: “Non sanno tenerli in quarantena”

La fuga dalla finestra del bagno e le ricerche delle forze del’ordine. Sembra la trama di un film. E invece è la realtà. Siamo ad Isnello, cuore del Parco delle Madonie in provincia di Palermo. Qui il Piano Torre Park Hotel che prima era fiore all’occhiello dell’accoglienza turistica madonaita, si è trasformato in un centro di accoglienza migranti. E tra i tanti ospiti della struttura, c’erano anche quattro tunisini. I responsabili della struttura, secondo le disposizioni, li avevano messi in quarantena in attesa di ottenere i risultati dei tamponi e quindi verificare una loro eventuale positività al coronavirus.

Ma non c’è stato il tempo. Perché i quattro, approfittando della notte, hanno rotto il vetro di un bagno e si sono dati alla fuga, facendo perdere in poco tempo le loro tracce. Quello del Parco delle Madonie è un territorio vasto e poco antropizzato. Facile trovare dei nascondigli. Il giorno dopo la struttura ha subito notato l’assenza dei quattro e diramato l’allarme. Tutt’ora ricerche in corso condotte dalla polizia e dalla forestale. Su questo ennesimo episodio di fuga dei migranti, è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini. “Ennesima fuga di immigrati dalla quarantena – dice l’ex ministro dell’Interno – Quattro tunisini sono scappati da un centro di accoglienza in provincia di Palermo. Porti spalancati, Ong che spadroneggiano, almeno 20 mila clandestini pronti a invadere l’Italia, ma il governo non riesce nemmeno a far rispettare la quarantena”. Salvini ricorda poi che “dal primo gennaio 2019 al 9 giugno 2019 si erano registrati 2.128 sbarchi contro i 5.472 dello stesso periodo di quest’anno. Questo governo mette in pericolo l’Italia”.

Non è la prima volta che in Sicilia si verificano fughe dai centri di accoglienza. Qualche giorno fa è accaduto al Villaggio Mosè di Agrigento, con i migranti che sono scappati in massa aggredendo le forze dell’ordine. Tantissimi sono quelli che sono riusciti ad allontanarsi dalla struttura, in viale Cannatello dove erano stati posti subito dopo lo sbarco in quarantena per scongiurare il contagio da Covid-19.

E a Siculiana, sempre in provincia di Agrigento, a scendere in piazza sono stati i residenti del comune che hanno chiesto con forza di smantellare il centro di accoglienza dei migranti. Dall’hotel Villa Sikania, che era stao chiuso come centro di accoglienza nell’ottobre 2019 e poi riaperto qualche mese fa, capita sovente che i migranti si allontanino di loro volontà gironzolando per le vie del comune agrigentino. Ultima fuga, in ordine di tempo, quella di un gruppo di tunisini che erano all’interno della struttura in quarantena obbligatoria. E questa non è certo l’unica fuga registrata dal centro. Visto che altre volte i siculianesi avevano denunciato, postando anche delle immagini sui social network, l’allontanamento dei migranti dall’hotel.

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