Altre tasse e lotta al contante Conte svela la sua manovra

Nuove tasse, lotta al contante e una nuova politica sull’immigrazione. Ma soprattutto attacchi a quello che solo fino a poche settimane fa era a tutti gli effetti un alleato di governo (spesso difeso e i cui decreti sono stati controfirmati).

Giuseppe Conte va da premier ad Atreju, la tradizionale convention di Fratelli d’Italia.

Una scelta coraggiosa, sottolinea Giorgia Meloni chiedendo per lui un applauso: “Noi siamo i veri democratici in questa nazione”, spiega la leader di Fdi introducendolo sul palco, “Oggi fa un gesto non scontato, un atto di coraggio”. Anche perché il premier – intervistao da Bruno Vespa – difende la svolta imposta al suo secondo esecutivo dall’accordo con il Partito democratico e snocciola le sue idee per trovare le risorse che scongiurerebbero un aumento dell’Iva. Come? Introducendo nuove tasse su beni che rischiano così di essere considerati di lusso, come trasporto aereo, bevande gassate e merendine. “Credo che sia una soluzione praticabile”, ha detto il premier commentando l’ipotesi di un sovrapprezzo di un euro per i voli nazionali e di 1,5 euro per quelli internazionali. Ma anche con la lotta all’evasione fiscale grazie a una vera e propria “guerra” al contante. In cambio, promette, “asili nido gratuiti per famiglie con redditi medi e bassi”.

Ma il palco di Atreju è anche l’occasione per attaccare – ancora – il suo “nemico”. Ampio lo spazio riservato da Conte a Salvini durante il suo intervento. A partire dal fuorionda in cui chiedeva alla Mekel consigli per fermare la Lega. “Sono frammenti di una chiacchierata un po’ rilassata tra due esponenti di governo davanti ad un drink”, si difende oggi, “Vedo che Salvini ci sta ricamando molto sopra: io non mi sono mai permesso di denigrare una forza politica che sosteneva il precedente governo. Eravamo nella prospettiva di una votazione europea: come io ho chiesto alla Merkel, lei ha chiesto a me come si preparavano le forze politiche. Io dicevo che il rischio dell’isolamento, dal mio punto di vista, era evidente”.

Il Pd non lo ho mai frequentato, non ho mai avuto una tessera nè partecipato ad un convegno. La mia formazione è a l cattolicesimo democratico, un centro che guarda a sinistra”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo dal palco di Atreju. (AGI) Man