Allerta farmaci, ritirati alcuni lotti di un noto farmaco contro l’ipertensione: i rischi per la salute

L’ALLERTA HA RIGUARDATO IL RITIRO DI UN NOTO FARMACO PER CURARE LA PRESSIONE ALTA: ECCO IL MOTIVO
Il ritiro di un farmaco è sempre un provvedimento che va preso seriamente poiché costituisce un avviso alla popolazione volto ad evitare l’impiego e l’assunzione dello stesso farmaco e a circoscrivere i danni che possono essere causati. Le catene di produzione delle case farmaceutiche sono sempre ottimizzate in modo tale che nessun problema o nessuna criticità possa sfuggire al proprio controllo.

I LOTTI DEL FARMACO RITIRATO
Recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco ha scoperto tracce di contaminazione in un farmaco molto utilizzato contro l’ipertensione, prodotto dalla Pfizer, l’azienda farmaceutica che ha prodotto uno dei più diffusi vaccini contro il Covid. Il farmaco sottoposto provvedimento di ritiro è stato l’Accuretic a causa della contaminazione di 4 lotti. Il farmaco è stato ritirato in via precauzionale. All’interno infatti dei lotti esaminati è stata rintracciata la presenza di nitrosammine, ed n-nitroso Quinapril in misura troppo elevata rispetto alla soglia richiesta.

I COMPORTAMENTI DA ADOTTARE E LE MISURE PRECAUZIONALI
Si tratta di una sostanza connessa anche allo sviluppo di tumori gastrici e all’esofago, se viene consumata in quantità eccessiva. Quando viene diramata l’allerta per il ritiro di un farmaco è fondamentale che tutto il sistema si muova in maniera sincronizzata. Le autorità provvedono a ritirare il farmaco, dandone comunicazione alla popolazione per evitare che venga utilizzato. I pazienti devono assolutamente contattare il medico per escludere che il lotto in proprio possesso sia contaminato. Il medico, inoltre, dovrà attivarsi per trovare celermente un farmaco sostitutivo che possa curare la patologia che affligge il paziente. Negli ultimi giorno la Pfizer ha ordinato il ritiro al massiccio dei lotti in questione. 

IL RISCHIO LEGATO AL RAZIONAMENTO DEI FARMACI
Negli ultimi giorni gli esperti del settore hanno lanciato l’allarme riguardante la produzione dei farmaci qualora si dovesse dare corso ai razionamenti previsti. Il settore farmaceutico potrebbe essere infatti uno dei più colpiti, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti farmaci salvavita. Se il Covid aveva interrotto molte catene di approvvigionamenti, il conflitto in Ucraina rischia di rendere ancora più grave la situazione relativa ai costi delle materie prime