Allarme per la comparsa sulle piante della Takahashia japonica, un pericoloso parassita: ecco come riconoscerlo ed il trattamento necessario per debellarlo

Scatta l’allarme nel capoluogo lombardo. La Takahashia japonica è un parassita che ora ha invasi gli alberi di Milano. Quali sono i rischi legati a questo intruso?

Il parassita è stato avvistato per la prima volta in Giappone alla fine dell’Ottocento, su alcuni alberi di gelso. Ha fatto il suo ingresso in Europa per la prima volta nel 2017. Si trovava proprio sugli alberi di Milano, all’interno di un parco comunale a Cerro Maggiore. Da quel momento è partita la sua colonizzazione, che adesso sta infestando gli alberi del capoluogo lombardo.

Il parassita si trova sui rami degli alberi. È facilmente riconoscibile grazie alla sua forma: si presenta con degli anelli bianchi che penzolano dai rami. LA Takahashia Japonica si nutre principalmente di linfa. Gli alberi che ha infestato in Lombardia sono gli aceri, l’albizzia, l’albero di giuda, il carpino bianco, il gelso nero e bianco, il bagolaro e il liquidambar.

Bisogna precisare che la presenza del parassita non comporta conseguenze per animali o uomini. Tuttavia può provocare dei danni alla flora. Questi danni sono direttamente proporzionali alla quantità di linfa che questo parassita riesce a estrarre dalla pianta. L’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) ha spiegato che può verificarsi il disseccamento delle foglie e dei rami più giovani. La diretta conseguenza di ciò è che gli alberi non sono più in grado di produrre frutti.

Come fare per eliminare il parassita? Gli esperti suggeriscono di intervenire potando i rami che ospitano la Takahashia japonica. A Milano intanto ha preso il via un trattamento per combattere l’infestazione. Lo ha spiegato Elena Grandi, assessore comunale al Verde, a La Repubblica. “Monitoreremo l’effetto di questo trattamento e, se dovesse funzionare, lo estenderemo anche agli altri alberi della città colpiti dai parassiti. Non usiamo antiparassitari chimici perché è sempre necessario fare un bilancio dei pro e dei contro: per debellare la Takahashia si rischierebbero danni alla salute delle persone e di altri insetti o piante”. Gli esperti hanno optato per una disinfestazione a base di di olio di Neem.