Alimentazione come prevenzione e cura dei tumori: l’ intervista shock delle “iene” al Prof. Franco Berrino. VIDEO

Il malato è un cliente delle case farmaceutiche e tale deve restare, non deve guarire del tutto.Questo è ciò che si evince dalla intervista fatta dalle “Iene” al Prof. Franco Berrino.
Vi mettiamo a disposizione un estratto del servizio apparso nella trasmissione “Le Iene” risalente a qualche anno fa. Il servizio tratta la possibilità di prevenire e aiutare a curare alcuni tumori con un’alimentazione sana e principalmente vegetale. Vi sono interviste a personaggi celebri nel mondo della medicina come la Dottoressa De Petris e il Dottor Franco Berrino.

Dopo alcune affermazioni di questi riguardo l’importanza di una alimentazione principalmente vegetale nella prevenzione e nell’ aiuto alla cura dei tumori ,all’ intervistatore sorge un dubbio: ma se così fosse, come mai nei reparti oncologici danno da mangiare carne?

La risposta del Prof. Berrino è sarcastica, ma purtroppo piena di realtà:

“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio. Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi… Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti. Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla? Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.

Ecco di seguito l’estratto sopra citato

“Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio. Io ritengo che non gli faccia bene ma sa… io dico sempre che noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi… Mettiamola così: se noi ci ammaliamo aumenta il PIL, c’è crescita, diminuisce lo SPREAD.La sanità è la più grande industria nazionale ricordava il professor Monti. Non c’è direttamente… non c’è un interesse economico nei confronti della prevenzione… che parola si potrebbe usare per definirla? Una gran commissione di ignoranza… e di stupidità… e di interessi”.

Ecco di seguito l’estratto sopra citato