Africano ma leghista? Kyenge lo fa cacciare dalla sua onlus. Chi è razzista allora?

L’ex ministro dell’Integrazione è divenuta famosa per le sue innumerevoli iniziative contro la discriminazione razziale e a favore dell’inclusione degli stranieri nel nostro Paese.

E fin qui, non ci sarebbe nulla di sbagliato… anzi.

Ma il problema sorge quando si iniziano a riscontrare delle discordanze tra le sue difese senza limiti agli immigrati e alcune azioni di fatto discriminatorie.

E’ il caso di raccontare cosa è accaduto ad un leghista originario dell’Africa, che l’associazione Redani, fondata dalla Kyenge, ha cacciato.

La sua colpa? Essere iscritto alla Lega e condividerne le proposte sul tema immigrazione. Che Ekuè Folly, dunque, sia un ingegnere e ricercatore in scienze sociali e che fosse membro del consiglio direttivo, non conta per l’europarlamentare del partito democratico.

“Cosa vorrebbe dire a Cecile Kyenge?” ha chiesto il giornalista de Il Populista al ragazzo discriminato per le sue idee differenti:

“Le direi di analizzare le dinamiche di questa vicenda e di stare dalla parte giusta. È una persona intelligente. So che ha problemi pendenti con la Lega Nord, ma qui si tratta di una questione fondamentale: stiamo parlando di un grave fatto di discriminazione. La diaspora non deve lanciare questi segnali. A lei chiedo anche di fare in modo che Redani possa aprirsi a chi professa idee diverse, l’associazione non può connotarsi a sinistra e dialogare unicamente con quella parte.”