Feltri distrugge il reddito di cittadinanza: «Soldi regalati a un branco di fessi»

 

Vittorio Feltri, dalle colonne di Libero, si scaglia pesantemente contro il reddito di cittadinanza e i suoi “profeti”. «I poveri sono sempre esistiti ed esisteranno sempre. Le cause della miseria sono varie e nessuno riesce ad eliminarle. C’è chi non lavora poiché non trova un posto e chi non sa fare alcun mestiere pertanto ha difficoltà ad avere una occupazione. Al Nord il numero degli indigenti è di gran lunga inferiore rispetto al Sud per chiare ragioni. Ci sono più imprese e le opportunità di ottenere un impiego sono superiori. Non ci vuole molto a capirlo. Ma rimane il fatto che è difficile stabilire chi è al verde non essendolo e chi lo è davvero e perché». Feltri costruisce questa premessa sulla povertà, che Di Maio aveva annunciato di aver abolito, per entrare nel merito del provvedimento.

Feltri, i finti ricchi e i veri poveri
Il giornalista milanese già in passato aveva attaccato alcune delle più importanti misure grilline, come il taglio dei parlamentari. Oggi va all’attacco del reddito di cittadinanza: “Quelli che sgobbano e percepiscono retribuzioni in nero risulta che abbiano le tasche vuote mentre in realtà le hanno piene”. «Quelli che viceversa non sanno fare un tubo è ovvio che versino in condizioni penose. Ma sono una minoranza di sfigati – prosegue – la quale non mi pare incida molto sulle statistiche degli affamati. In effetti coloro che riscuotono il reddito di cittadinanza di solito sono ragazzotti che non hanno voglia di fare alcunché. E che noi manteniamo per pietà pur sapendo che essi sono un branco di fessi, nati stanchi. Non hanno studiato né si sono impegnati per diventare muratori o idraulici o falegnami. Attività che consentirebbero loro, se fossero idonei a svolgerle, di guadagnare fior di quattrini e uscire così dal novero degli straccioni».

Le accuse a chi percepisce il reddito
«Dispiace, ciononostante non è lecito violare la volontà di certi individui di cui ignoriamo la mentalità. Piuttosto penso che i poveri autentici, quelli che soffrono in silenzio e quindi non si calcolano, siano i vecchi, uomini e donne su di età che si arrabattano negli stenti, disponendo di pensioni vergognosamente basse… Insomma i poveri sono coloro che sono stati fregati dai padroni-ladroni, e non hanno chi li difenda. I vecchi sono abbandonati a se stessi e ce ne infischiamo se vanno al mercato per raccogliere a terra gli avanzi e gli scarti di chi acquista e consuma», conclude Feltri.