Open Arms, Malta dice no e mette in crisi la ong spagnola: se va a casa la sequestrano

Il governo di Malta ha detto stop. E ha vietato l’ingresso nelle acque territoriali della nave Open Arms, battente bandiera spagnola, della Ong Proactiva. Tra i 121 migranti a bordo ci sarebbero (come sempre accade!) anche quattro bambini, tra cui due gemelli di nove mesi. Il problema adesso è che, senza un intervento dell’Unione europea che però sta in vacanza, i giovanotti della Ong spagnola non hanno proprio dove andare. Malta no, Italia nemmeno, Francia e Grecia manco a pensarci. Nè sanno a che santo votarsi. Anche perchè il loro peggiore nemico, oltre al solito Salvini, risulta essere proprio il premier socialista spagnolo Sanchez.

In terra di Spagna la Open Arms, come ha denunciato nelle scorse settimane proprio il suo fondatore Oscar Camps, sarebbe sequestrata e gravata di una tassa da pagare subito di 900mila euro. Tutto legalmente codificato dal governo socialista iberico che, al contrario di quanto successo da noi con il decreto sicurezza bis appena approvato, non ha subito alcuna reprimenda da buonisti o liberal. Tutti zitti se a gravare di divieti e mega multe l’Ong di casa propria sono i progressisti spagnoli. Tutti isterici se invece è l’Italia che dice basta ai taxi del mare che trasportano migranti economici.

Mentre l’Europa è in vacanza
La nave si trova ora a circa 60 miglia a ovest di Malta e a circa 30 miglia a est di Lampedusa. L’ong spagnola ha esortato gli Stati membri dell’Ue a trovare un accordo per far sbarcare in continente i migranti soccorsi nel Mediterraneo. Ma ovviamente tutto tace. La Merkel è in vacanza e Macron pure. E i baldi giovinotti che si danno da fare sulla Open Arms di andara a casa loro, in Spagna, e farsi così sequestrare l’imbarcazione non pare abbiano alcuna voglia.