Trattati Ucraina-Russia. Trump di ferro, che Putin si prepari: “Sanzioni a Mosca se non raggiungeremo l’accordo”

WASHINGTON – La scena internazionale torna a tremare sotto i colpi di un’altra dichiarazione di Donald Trump, che riaccende i riflettori sul conflitto in Ucraina e prefigura un futuro incerto. Intervistato in televisione, l’ex presidente americano ha lanciato un messaggio chiaro e diretto: Vladimir Putin sarebbe pronto a negoziare la fine della guerra, ma la pazienza sta per esaurirsi.

“Putin è stanco, vuole un accordo”, ha affermato Trump, delineando una possibile svolta nel conflitto che dura ormai da oltre un decennio. L’ex tycoon, da sempre noto per la sua predilezione per la diplomazia diretta e gli approcci controversi, ha puntato il dito sulla situazione economica russa, definita “difficile” a causa dei bassi prezzi del petrolio e delle sanzioni internazionali.

La minaccia di nuove sanzioni, nel caso in cui i negoziati non dovessero portare a risultati concreti, è stata esplicita: “Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo. Sarebbe devastante per la Russia.” Un avvertimento che sottolinea la pressione crescente su Mosca, ma che al contempo lascia intravedere la volontà di trovare una soluzione pacifica.

Trump, che vanta un “ottimo rapporto” con il leader del Cremlino, si è proposto come mediatore, ribadendo la sua convinzione che un accordo sia possibile. “Ho un ottimo rapporto con Putin e penso che troveremo un accordo. Dobbiamo incontrarci”, ha dichiarato, auspicando un ruolo attivo nel processo di pace. “Credo che Putin sia stanco di tutta questa faccenda, non sta andando bene e vuole tornare a farlo.”

L’ex presidente ha poi fatto riferimento ai recenti colloqui internazionali, sottolineando il coinvolgimento continuo di Putin, sebbene non fisicamente presente. “Putin voleva questo incontro… penso che non stia facendo una bella figura, e vuole tornare a farla”, ha aggiunto.

Il messaggio lanciato da Trump è un chiaro ultimatum: la finestra per una trattativa pacifica potrebbe chiudersi a breve. La pressione su Mosca è destinata ad aumentare, con l’ombra delle sanzioni che incombe, se non si farà un passo concreto verso la fine delle ostilità.

L’intervento di Trump, che potrebbe rientrare in scena nella politica americana, riapre dunque scenari complessi e incerti. Da un lato, la possibilità di una svolta diplomatica, dall’altro, il rischio di un’escalation della tensione, con conseguenze potenzialmente devastanti.

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