“Dentro la Sistina…”. Il cardinale Zuppi parla dopo il Conclave che ha eletto papa Leone XIV
È arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì 8 maggio la tanto attesa fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina. Alle ore 18:03, il fumo bianco ha annunciato al mondo che i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il 267° Pontefice della storia della Chiesa cattolica. Poco prima delle 19:00, il protodiacono Dominique Mamberti si è affacciato dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro per pronunciare le parole che milioni di fedeli aspettavano: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam”. Il nome scelto è Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, primo papa statunitense della storia.
In una Piazza San Pietro gremita di fedeli e turisti da tutto il mondo, l’annuncio è stato accolto da un boato di gioia. L’elezione del primo papa americano nella storia ha sorpreso molti, ma le prime reazioni sono di entusiasmo e curiosità per il cammino che Leone XIV vorrà intraprendere. Emozionato, il neoeletto Papa si è affacciato sulla loggia e ha rivolto poche parole alla folla: un invito alla pace, all’ascolto e all’unità, chiedendo preghiere per il suo pontificato.

Papa Leone XIV, Matteo Zuppi parla dopo il Conclave
Fino all’ultimo momento, il nome di Matteo Maria Zuppi è stato tra i più citati dagli osservatori come uno dei candidati forti alla successione di Papa Francesco. Il cardinale, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), è stato uno dei protagonisti silenziosi del Conclave appena concluso. Zuppi era considerato da molti un possibile “papa italiano” dopo decenni di pontefici stranieri.

“In tanti speravano in me come Papa? Io mai sperato. Prima deve vincere lo scudetto il Bologna, cominciamo dalla Coppa Italia”, ha detto Matteo Zuppi scherzando coi giornalisti in via della Conciliazione a Roma poco prima dell’inizio della prima messa di Papa Leone XIV. “Per principio il Papa è sempre bravo”, ha proseguito sostenendo di essere “ancora in apnea“.


Ospite di TV 2000, Zuppi ha parlato delle congregazioni che hanno preceduto il Conclave ed ha anche lanciato una bomba, una bella frecciatina ad alcuni colleghi: “Il conclave è un’esperienza molto spirituale, con l’allenamento che sono state le congregazioni, bisogna dire, le congregazioni sono state tutti i giorni precedenti, con sia gli elettori sia tutti i cardinali, quindi era un vero concistoro, con degli interventi molto liberi, aperti, franchi, un grande scambio di opinioni, proprio come voleva Papa Francesco, che ha sempre detto che “le cose si dicono qui, non fuori”. A dire il vero però io ho come l’impressione che molti si sono esercitati più fuori che dentro, ma comunque, lì si è detto, si è parlato, si sono guardati i problemi, si è guardato il futuro”