Beccato a rubare, con una ginocchiata spacca i denti alla vigilessa intervenuta: il gambiano irregolare è a piede libero

È cominciata male ed è finita anche peggio, la vicenda dell’extracomunitario che, condotto in caserma dopo un maldestro tentativo di rubare (già ubriaco) una bottiglia di liquore in un supermercato, è risultato essere sprovvisto di documenti validi per la permanenza nel Belpaese, tanto da reagire spropositatamente ai danni di una malcapitata agente di polizia locale che, colpita da una ginocchiata in pieno volto, ci ha rimesso i denti…

Treviso, gambiano ubriaco aggredisce una vigilessa e le spacca i denti
Un episodio assurdo che, ironia della sorte, ha per vittima una povera vigilessa di Conegliano (Treviso), aggredita e ferita proprio l’8 marzo (giornata della donna), finito per lei in ospedale, mentre il suo aggressore, un gambiano 35enne, è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tutto perché, beccato in flagrante mentre tentava di rubare dagli scaffali di un supermercato una bottiglia di liquore, arrivati i vigili chiamati dai dipendenti dell’attività commerciale, in fase di identificazione è risultato essere in possesso di un permesso per motivi umanitari scaduto. Di qui la reazione violenta e inconsulta che ha colto di sorpresa la vigilessa, raggiunta in pieno volto da una ginocchiata dell’immigrati africano ubriaco e irregolare che, come riferisce tra gli altri il sito de Il Giornale, rilanciando la notizia ripresa dai quotidiani locali, dopo essere stato fermato per ubriachezza molesta, è stato «invitato a presentarsi qualche giorno dopo presso l’Ufficio Immigrazione di Treviso, lasciandolo poi andar via».

La vigilessa ne avrà per molto, il gambiano invece non andrà in carcere…
Solo che, una volta uscito dal supermercato, il 35enne gambiano, nei fumi dell’alcol e in pieno delirio, ha cominciato a dare in escandescenze ed è proprio in quei frangenti che la donna in divisa, nel tentativo di calmarlo e neutralizzarne il comportamento aggressivo, è stata colpita sull’arcata superiore della bocca. La vittima ne avrà per parecchio tempo, l’aggressore invece, come riferito non senza indignazione e sconcerto dal comandante della Polizia Locale di Conegliano, Claudio Mallamace, e riportato dal Giornale, «nonostante la denuncia non potrà finire in carcere, a meno che il supermercato dove stava tentando il furto non decida di denunciarlo. Inoltre l’espulsione dal territorio nazionale rischia di complicarsi visto che l’uomo gode di un permesso di soggiorno per motivi umanitari»…