Zaia furioso: «Assembramenti imbarazzanti. Vedrete tra 10 giorni che succede in Veneto»

Luca Zaia sbotta sugli assembramenti nelle città del Veneto. Dopo aver visto report e foto del weekend, con assembramenti ovunque di cittadini in giro nelle strade delle città. Ammassati senza alcun distanziamento sociale. Indifferenti a qualunque tipo di richiamo al rigore e alla ragione, il governatore sbotta una volta per tutte. E furioso con chi esce come nulla fosse, in spregio a qualunque forma di prevenzione contro il dilagare del virus, definisce «imbarazzanti» le «immagini delle piazze piene di gente». E avverte il Veneto intero: «Così finiremo in fascia arancione».

Zaia furioso: «Assembramenti imbarazzanti» nelle piazze

Poi, entrando nel merito della situazione e dei provvedimenti in atto, nella conferenza stampa per fare il punto sulla diffusione del contagio, il governatore prosegue. «L’assessore Lanzarin oggi o domani farà una videoconferenza con i sindaci. Non possiamo pensare che il fine settimana diventi occasione di possibile diffusione del virus». E ancora: «Affronteremo questa partita, se sarà necessario, anche con nuovi provvedimenti. Bisogna investire sul senso civico. E per colpa di qualcuno non faremo credito a nessuno. Dateci una mano a fare questo appello. Senza offendere nessuno e rispettando la libertà di tutti. Ma la tua libertà finisce dove inizia la mia, e quella della comunità».

Troppi in giro: Zaia non esclude provvedimenti

Un monito sentito e ribadito a viva voce, quello di Zaia. Che poi nella sua intemerata aggiunge anche: «Ogni sistema organizzato ha un punto di non ritorno, sia chiaro per tutti. La preoccupazione è tanta. Andiamo anche con le tende della protezione civile. Siamo pronti per il peggio. Ma senza la collaborazione dei cittadini non ce la faremo mai». E a chi gli domanda, a quel punto, se ci saranno ordinanze con specifiche restrizioni, Zaia risponde: «Non escludo che si possa prendere anche qualche provvedimento. Ma a che pro? Quando vedi una piazza piena di persone è la comunicazione che non è stata incisiva. O – spiega meglio il governatore del Veneto – è stata più incisiva la comunicazione opposta: che il virus non esiste. La piazza è un fenomeno sociale, sarebbe interessante andare a chiedere a chi vive senza nessun problema per quale motivo lo fa».

Il Veneto a rischio fascia arancione?

Infine, interpellato sul rischio che il Veneto possa finire in fascia arancione, Zaia aggiunge lapidario: «Assolutamente sì. Il salto di fascia lo si fa su due fronti: quello sanitario e quello sul distanziamento sociale. Siccome il sistema sanitario tiene per ora, dobbiamo lavorare sul distanziamento sociale. È innegabile questo. Se saremo bravi, in un paio di settimane avremo risultati eclatanti. Ma se continua così, segnatevi la data di ieri: e vedrete tra dieci giorni cosa avremo»…