VIALLI, LA MAMMA 87ENNE LO RAGGIUNGE IN AEREO: LO STRAZIO DELLA DONNA

Siniša Mihajlović ci ha lasciati. Non abbiamo fatto in tempo neanche  metabolizzare la morte di questo grande campione serbo, che il mondo del calcio è in fortissima apprensione.

Sono ore cariche di tensione, di preoccupazione, di dolore e sconcerto quelle che sta vivendo il calcio giocato, ma anche chi il calcio semplicemente lo segue per passione.

Siniša Mihajlović è stato stroncato, a soli 53 anni, dalla leucemia mieloide che lo ha colpito in modo aggressivo. Una recidiva che non gli ha lasciato scampo, purtroppo.

Proprio in queste ore, in cui si sono svolti i funerali del grande campione, apprendiamo che un altro grande del calcio non sta affatto bene. Parlo di Gianluca Vialli, che è alle prese con una lotta altrettanto ostinata, crudele, spietata, contro il tumore al pancreas.

Vediamo, dunque, come sta l’ex calciatore di Samp e Juve e dirigente della Nazionale, che è stato raggiunto dalla madre, devastata per quanto sta accadendo.

E’ stata una doccia gelata per tutti ma dettata da esigenze di gran lunga più importanti. Gianluca Vialli, come da lui stesso annunciato sul sito della FIGC, è stato costretto a lasciare momentaneamente la Nazionale azzurra, di cui era capo delegazione. Non sarà presente nelle prossime gare degli Azzurri, attesi nel 2023 dalle qualificazioni all’Europeo 2024.

Vialli, solo qualche giorno fa, aveva messo forzatamente in stand-by il calcio per far convergere tutte le sue energie, tutte le sue forze, nella lotta contro il tumore al pancreas, che gli è stato diagnosticato 5 anni da. In un comunicato, Vialli ha spiegato: “Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri”. 

Il grande campione aveva aggiunto: “L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”. Purtroppo in queste ore le sue condizioni di sono aggravate. Un peggioramento improvviso che lo ha portato al ricovero in una clinica di Londra, la stessa dove aveva ricevuto in passato già due cicli di chemioterapia, dove è sottoposto alle terapie più idonee a curare la sua malattia.

Le sue condizioni,  fanno sapere i principali tabloid e, di conseguenza, i siti d’informazione nazionale, sono gravi, ragion per cui sabato anche la madre del calciatore Maria Teresa, 87 anni è partita da Cremona per andare a trovare il figlio in Inghilterra,  assieme al fratello Nino dato che Gianluca non sarà in grado di raggiungerli per Natale. Mamma e fratello sono rientrati a casa già ieri sera. I familiari non vogliono assolutamente lasciarlo solo durante le feste ed è per questo che domani potrebbe partire per Londra la sorella Mila per andare a trovarlo. Una lotta contro un nemico fortissimo, quella di Vialli, che  è circondato da una rete di amici fraterni, oltre che colleghi, pronti a stargli vicino, ad incitarlo. Tra questi, il ct della Nazionale Roberto Mancini che ieri ha portato la bara di Sinisa.

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha voluto fare delle osservazioni, alla luce di tutti i lutti e le cattive notizie che si stanno succedendo nel mondo dello sport. Queste le sue parole che invitano alla riflessione: “Io penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di cure. Anche Vialli sta male. Stiamo parlando del nulla, non c’è nessun discorso scientifico, certo ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente. Accadono anche nella vita ordinaria ma su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso, però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360 gradi per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo”.

 

 Lo stesso Antonio Cabrini, compagno di Vialli in Nazionale, gli aveva scritto una lettera molto toccante, riportatata dalla “Provincia di Cremona”. In uno stralcio, davvero forte, si legge: ” Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami “il compagno di viaggio indesiderato”, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio”.