“Via bulgari o ci pensiamo noi”. Mondragone è una polveriera

 

Cresce la tensione a Mondragone, comune della provincia di Caserta. Dopo gli scontri e le violenze di ieri, intorno alle 2 della scorsa notte i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere l’incendio di un furgoncino in viale Margherita, proprio a ridosso dei palazzi ex Cirio che da lunedì è divenuta zona rossa a causa di una cinquantina di contagi da coronavirus tra gli immigrati della comunità bulgara che abita nella zona.

Dai primi accertamenti sembra che la causa sia dolosa e che per dar fuoco al veicolo sia stata usata una bottiglia incendiaria. Poco dopo, episodio analogo in via Collodi, traversa di Cavalieri di Vittorio Veneto, dove è andato a fuoco un furgoncino appartenente a un rumeno che era parcheggiato accanto a un’abitazione.

Questi sono solo gli ultimi episodi di violenza in ordine di tempo. Il timore è che la situazione possa degenerare da un momento all’altro. Il clima in città si è esacerbato dopo che si è verificata una violazione della zona rossa da parte dei bulgari residenti nei palazzi focolaio e la fuga di alcuni di loro intenzionati per evitare lo screening. Nonostante il cordone sanitario che vieta l’ingresso e l’uscita dall’area del comprensorio di edifici, ieri decine di stranieri sono scesi in strada chiedendo di poter tornare a lavorare. La maggior parte svolge lavori nei campi come braccianti agricoli. In strada sono scesi anche i cittadini di Mondragone che accusano i bulgari di violare la zona rossa di notte per raggiungere le campagne. Alcuni manifestanti italiani hanno anche iniziato a presidiare il varco d’accesso per poi cercare di entrare nella zona rossa. La polizia, in tenuta antisommossa, è dovuta intervenire per allontanarli. Un bulgaro ha lanciato una sedia dal balcone mentre gli italiani avrebbero risposto lanciando pietre e sfondando i finestrini delle auto dei bulgari parcheggiate.

“A manganellate li dovete prendere: perché vi siete fatti prendere in giro per tutti questi anni? Mandate via i bulgari o ci pensiamo noi”, hanno minacciano alcuni residenti di Mondragone che stamane hanno circondato il palazzo del Comune. I circa 200 manifestanti, come riferisce Il Mattino, “chiedono la linea dura e non si preoccupano di passare per gente avvezza alla giustizia-fai-da-te, men che meno si ci si preoccupa di passare per razzisti”.

Nel mirino, però, ci sono anche le istituzioni locali e la politica in generale accusati di essere i responsabili del degrado della zona. “Vergogna, vi dovete vergognare”, le urla dei cittadini contro il sindaco Virgilio Pacifico e i poliziotti.”Hanno preso in giro tutta la città, solo qui a Mondragone si è osato violare una zona rossa: reagite, dove reagire, o lasciate fare a noi: voi giratevi dall’altra parte”, è una delle frasi minacciose che sarebbe stata urlata in strada.

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