Variante LP.8.1, è boom di casi: fate attenzione a questi sintomi
Stiamo ormai imparando a fare i conti con tantissime patologie che stanno minando la salute delle persone. Il mondo è pienissimo di patologie molto serie che tutto ad un tratto colpiscono le persone, e complici anche i cambiamenti che si stanno verificando sulla Terra ne escono di nuove ogni anno.
Stiamo ancora uscendo da un momento molto particolare che ha visto coinvolto tutto il mondo, ovvero la pandemia di Covid-19. Esattamente 5 anni addietro di questo periodo tutti ci trovavamo chiusi in casa senza la possibilità neanche di farci una passeggiata in quanto si poteva uscire solo per necessità importanti.
Si è trattato indubbiamente di un periodo molto particolare che ci ha costretto anche a stare lontani dai nostri affetti, ma che è servito a far diminuire i contagi da Covid che in un arco di tre mesi sono tornati sotto alla soglia di “normalità”. E ancora oggi i contagi continuano ad essere tanti.
La pandemia ci ha fatto capire che è necessario tenere non solo alla nostra salute ma anche a quella degli altri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che “stiamo entrando nell’era delle pandemie” e per questo anche luminari come Bill Gates hanno riferito che la sanità deve essere potenziata.
Che siamo all’alba di una nuova pandemia pare ormai scontato alla stessa OMS. Stiamo vedendo infatti come il virus dell’aviaria sia ad esempio avanzando sempre di più. E purtroppo proprio il Covid torna ad essere uno spauracchio da tenere sotto controllo.
Infatti negli Stati Uniti d’America in queste settimane i contagi da Covid-19 sono aumentati a dismisura a causa di una nuova variante nota agli scienziati con la sigla LP.8.1. Si tratta di una variante estremamente contagiosa che viene tenuto adesso sotto costante controllo da medici e patologi.
Attualmente questa variante si riscontra nel 42% dei contagiati negli Stati Uniti mentre in Europa prevale ancora la XEC. Questa nuova variante L.B.8.1 “ha un’alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria” – così affermano gli scienziati per i quali questa variante potrebbe essere più pericolosa.
Anche i sintomi sono più importanti rispetto alle altre varianti. Febbre con temperatura elevata pari o superiore a 38 °C, tosse secca e stanchezza o affaticamento sono i sintomi tipici di questa nuova variante. Anche la congiuntivite può essere un sintomo di questa nuova variante e torna anche la perdita o alterazione dell’olfatto.
Uno studio pubblicato su Lancet Infectious Disease a metà febbraio ha invece mostrato che, rispetto alla ‘variante madre’ JN.1, LP.8.1 presenta una minore possibilità di provocare sintomi abbastanza seri e che richiedono il ricovero, mentre sfugge comunque alla risposta immunitaria degli anticorpi anti Sars-CoV-2 il coronavirus responsabile appunto del Covid.
Staremo a edere se tale variante verrà anche trovata in Europa in maniera consistente, il Covid come si vede deve essere tenuto sempre in grande osservazione. Ci vuole davvero niente che arrivi una nuova variante ancora più pericolosa di quelle esistenti.