Una Regione in giallo, due a rischio: torna l’Italia a colori

La Sicilia a partire da lunedì 30 agosto potrebbe tornare in zona gialla. A suggerirlo sono i dati del monitoraggio del 24 agosto, che hanno confermato come l’isola sia oltre le soglie prestabilite sia del parametro dell’incidenza che in particolare dei criteri riguardanti l’occupazione ospedaliera.

Mentre nelle scorse settimane si era riusciti ad aumentare il numero di posti letto disponibili nei reparti di rianimazione, 196 in più solo in Sicilia rispetto al mese di luglio, evitando così la zona gialla e sfruttando economicamente tutta la stagione estiva, questa volta non è stato possibile fare niente. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è al 12,1% mentre nei reparti ordinari è al 19,4%, i limiti stabiliti per decreto sono al 10 e al 15%. Anche l’incidenza è molto oltre la soglia dei 50 casi ogni 100 mila abitanti, l’ultimo monitoraggio infatti ne ha registrati 197 ogni 100 mila.

E se dal 30 agosto questa diventerà la prima regione a tornare ad avere, seppur minime, delle restrizioni, non significa che le altre non rischiano. Al contrario con grande probabilità, stando ai dati, la zona gialla per la Sardegna è solamente rinviata al 6 settembre. L’altra isola, infatti, ha già superato la soglia critica del 10% delle terapie intensive -è all’11,2%- ma è riuscita ad evitare la zona gialla per questa settimana perché, avendo i reparti ordinari al 14% di occupazione, si trova poco sotto il limite stabilito.

Sotto osservazione anche Calabria e Umbria. La prima ha le terapie intensive occupate al 6% e i posti letti ordinari al 15%. La seconda, stando ai dato dell’ultimo monitoraggio dell’Agenas riportato da ilMessaggero, ha le sue terapie intensive occupate per il 9% mentre i reparti sono all’8%.

Le restrizioni

Ormai le restrizioni con il cambio di colore da bianco a giallo, dopo l’ultimo decreto Covid, sono molto contenute. Per prima cosa non sono previsti né il coprifuoco, né alcuna limitazione sugli spostamenti, sia che ci si sposti dentro la propria regione sia che si esca da questa.

L’unico obbligo che torna è il dover indossare la mascherina anche all’aperto e niente più tavolate ai ristoranti i quali non potranno far sedere insieme più di 4 persone, senza alcuna distinzione tra tavolo all’aperto o al chiuso.