Una lite tra tifosi sfocia in tragedia: 26enne accoltellato a morte
Bergamo, Castelfranco Veneto – Una notte di ordinaria follia, trasformata in un incubo di sangue e dolore. L’Italia si risveglia sotto shock dopo una notte segnata da due tragici accoltellamenti, che hanno portato via due giovani vite e scosso profondamente le comunità di Bergamo e Castelfranco Veneto. La violenza giovanile, alimentata da rivalità sportive, rabbia repressa e un preoccupante senso di impunità, sembra aver raggiunto un nuovo, drammatico apice.
Bergamo: la rivalità Atalanta-Inter trasforma la notte in tragedia
A Bergamo, la rivalità calcistica tra Atalanta e Inter è sfociata in una spirale di violenza che ha portato alla morte di Riccardo Claris, un giovane di 26 anni, brutalmente ucciso con una coltellata alla schiena. L’omicidio è avvenuto in via Ghirardelli 27, nei pressi dello stadio, durante una rissa scoppiata tra gruppi di tifosi.
Secondo le prime ricostruzioni, la rissa è scoppiata intorno all’una di notte, quando un gruppo di giovani, armati di bastoni e catene, si è scontrato in strada. Nel caos generale, un giovane di 19 anni, Jacopo De Simone, si è reso responsabile dell’accoltellamento. Poche ore dopo il delitto, De Simone si è consegnato spontaneamente alle forze dell’ordine, ammettendo le proprie responsabilità. L’aggressore avrebbe agito per difendere il fratello maggiore, coinvolto nella rissa, dichiarando: “Ho dovuto farlo”. Attualmente si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Un particolare inquietante emerso dall’inchiesta riguarda i legami familiari del presunto assassino: Jacopo De Simone è il fratellastro di Francesco De Simone, già noto alle cronache per l’omicidio di Luciano Muttoni a Valbrembo. Questa connessione ha sollevato nuove domande e preoccupazioni, alimentando l’allarme sociale e gettando un’ombra inquietante sulla famiglia coinvolta.
I residenti della zona, testimoni impotenti della violenza, hanno raccontato scene di panico e terrore. “Ho sentito degli schiamazzi e qualcuno urlare ‘basta!’ con disperazione”, ha raccontato una donna. Altri hanno ricordato le urla: “Ha un coltello! Ha un coltello!”.
Castelfranco Veneto: la rabbia esplode fuori da una discoteca
A poche ore di distanza, un’altra tragedia ha sconvolto il Veneto. A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, una lite tra giovani è degenerata in un altro accoltellamento mortale. Intorno alle 4 del mattino, nei pressi della discoteca “Baita al Lago”, un ventenne è stato ucciso, mentre un altro ragazzo di 22 anni è rimasto gravemente ferito ed è ora ricoverato in condizioni critiche. La lite, iniziata all’interno del locale, è proseguita all’esterno, dove la situazione è sfuggita di mano. Due coetanei sono stati fermati dai carabinieri e sono attualmente sotto interrogatorio.
Una spirale di violenza che richiede risposte urgenti
I due tragici eventi di questa notte pongono l’accento su una crescente spirale di violenza giovanile che sembra non conoscere limiti. Dietro questi episodi, si celano rivalità sportive estremizzate, disagio sociale, perdita di controllo e, in alcuni casi, una preoccupante normalizzazione della violenza.