Ufficiale Legge 104, cambia tutto e arriva anche la 106
La Legge 104 del 5 febbraio 1992 rappresenta uno dei principali strumenti di tutela dei diritti delle persone con disabilità in Italia, con l’obiettivo di garantire pari opportunità, inclusione sociale e sostegno concreto nella vita quotidiana di chi convive con una disabilità e dei loro familiari.
La normativa si applica sia alle persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale, sia ai familiari che prestano assistenza continuativa, distinguendo inoltre la disabilità grave, che comporta diritti aggiuntivi come permessi lavorativi più flessibili e congedi straordinari.
Tra i principali diritti previsti dalla legge vi sono i permessi lavorativi retribuiti, tre giorni al mese per assistere un familiare con disabilità grave con possibilità di riduzione dell’orario di lavoro, il congedo straordinario fino a due anni nell’arco della vita lavorativa, le agevolazioni fiscali e contributive per spese mediche, acquisto di ausili e abbattimento delle barriere architettoniche.

Per accedere ai benefici è necessario ottenere il riconoscimento della disabilità o dell’invalidità tramite la Commissione medica dell’ASL, che determina anche la gravità della disabilità e quindi l’accesso ai permessi e alle agevolazioni aggiuntive. La Legge 104 rimane comunque un punto di riferimento fondamentale per tutelare le persone con disabilità e i loro familiari, offrendo strumenti concreti per conciliare lavoro, scuola e vita quotidiana, mentre migliorare l’accessibilità e semplificare le procedure resta una sfida ancora aperta per garantire pienamente i diritti di chi ne ha bisogno.
Proprio in questi giorni è spuntata una importante novità per questa legislazione. Inoltre, a partire dal prossimo anno entrerà in vigore anche la legge 106, che apporterà notevoli modifiche anche alla 104. Cosa cambia? Introdotte nuove tutele.

A partire dal 1° gennaio 2026, entreranno in vigore le novità introdotte dalla Legge 106/2025, che integra e amplia la storica Legge 104 del 1992, offrendo nuove tutele a lavoratori con disabilità e ai familiari che li assistono. Questi cambiamenti rappresentano un passo significativo verso un welfare più inclusivo, sebbene permangano alcune criticità.
Una delle principali novità riguarda l’estensione dei permessi retribuiti. I lavoratori affetti da malattie oncologiche, croniche o invalidanti avranno diritto a 10 ore aggiuntive di permesso annuo, da utilizzare per visite mediche, esami e terapie. Queste ore si sommano ai tre giorni di permesso mensile già previsti dalla Legge 104, offrendo un supporto maggiore per la gestione delle necessità sanitarie quotidiane.
Inoltre, la Legge 106/2025 conferma e rafforza il congedo straordinario per assistere un familiare con disabilità grave. I lavoratori dipendenti potranno richiedere un periodo di assenza dal lavoro fino a un massimo di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa. Questo congedo, seppur non retribuito, garantisce la conservazione del posto di lavoro e la possibilità di riscattare il periodo ai fini pensionistici tramite contributi volontari. Un altro aspetto innovativo riguarda l’introduzione del diritto allo smart working per i caregiver familiari.

Questa misura mira a facilitare la conciliazione tra le esigenze lavorative e quelle assistenziali, offrendo maggiore flessibilità a chi si prende cura di un familiare con disabilità. Nonostante questi progressi, permangono alcune criticità. La Legge 106/2025 non prevede l’estensione dei permessi aggiuntivi ai lavoratori autonomi e non chiarisce completamente le modalità di applicazione delle nuove disposizioni, lasciando spazio a possibili interpretazioni divergenti.
Inoltre, la necessità di presentare documentazione medica elettronica e certificazioni INPS potrebbe risultare complessa per alcune famiglie, aumentando il rischio di disuguaglianze nell’accesso ai diritti previsti.