Ucraina, minacce di morte e ingiurie al ministro di Maio: due indagati a Roma

Ci sono due indagati dalla Procura di Roma in relazione alle minacce di morte e ingiurie ai danni del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, comparse nei giorni scorsi su canali Telegram, in seguito alle sue dichiarazioni a favore del popolo ucraino.

“Putin manda qualcuno ad ammazzarlo”, era una delle tante minacce di morte pubblicate da alcuni utenti online. “Ti faranno fuori”, “Crepa bastardo” e “Di Maio con una spranga nel cervello”, nella loro foto del profilo la lettera Z, simbolo di chi appoggia la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

I carabinieri del reparto operativo della Capitale hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di un insegnante 46enne della provincia di Milano e a un ingegnere 48enne della provincia di Siracusa: i due non apparterrebbero a gruppi estremisti.

A risalire agli indirizzi ip dei due sono stati i carabinieri della sezione indagini Telematiche del Nucleo Investigativo di Roma. Sequestrati i telefoni cellulari e i Pc dei due indagati mentre proseguono gli accertamenti per identificare gli autori di altre minacce di morte ‘postate’ sui social network.

“È doveroso precisare che si è nella fase delle indagini preliminari e che i soggetti in questione devono considerarsi non colpevoli sino alla eventuale condanna definitiva”, così in un comunicato il comando provinciale carabinieri di Roma.