Ucraina, il mondo trema: Zelensky attacca Trump: “Così incoraggia Putin”. E Mosca attacca ancora
Kiev, Ucraina – L’Ucraina è stata nuovamente scossa da una notte di terrore, con una nuova ondata di attacchi aerei russi che hanno colpito diverse regioni del paese, causando un bilancio tragico di almeno 13 morti e 56 civili feriti. La capitale, Kiev, è stata il principale bersaglio dell’offensiva, subendo un massiccio attacco con missili e droni che ha scatenato l’indignazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Ogni attacco terroristico russo di questo tipo è motivo sufficiente per nuove sanzioni contro la Russia”, ha dichiarato Zelensky su Telegram, condannando fermamente l’escalation della violenza. “La Russia sta prolungando questa guerra e continua a uccidere ogni giorno. Il mondo può anche essere in vacanza, ma la guerra continua, indipendentemente dai fine settimana e dai giorni feriali. Questo non può essere ignorato. Il silenzio dell’America e il silenzio di altri nel mondo non fanno che incoraggiare Putin”.
Gli attacchi, descritti come una delle notti più violente dall’inizio dell’anno, hanno visto l’utilizzo massiccio di missili Iskander e droni, colpendo non solo Kiev, ma anche altre regioni come Kherson e Sumy. A Kalynivske, nella regione di Kherson, un bambino di 8 anni ha perso la vita a causa dell’esplosione di un ordigno, mentre a Sumy una donna di 51 anni è stata uccisa e un’altra persona è rimasta ferita in un raid aereo.
Nella sola Kiev, sono stati lanciati 250 droni e 14 missili balistici. Sebbene la difesa aerea ucraina sia riuscita a intercettare la maggior parte dei proiettili, gli impatti e i detriti hanno causato danni significativi, ferendo almeno 14 persone e provocando incendi in diversi edifici residenziali.
Zelensky invoca un inasprimento delle sanzioni e chiede il cessate il fuoco
Di fronte a questa recrudescenza della violenza, Zelensky ha lanciato un appello urgente agli Stati Uniti e all’Unione Europea, chiedendo un inasprimento delle sanzioni contro la Russia. Il leader ucraino ritiene che solo una maggiore pressione internazionale possa costringere Mosca a sedersi al tavolo delle trattative e a considerare seriamente un cessate il fuoco.
“Con ogni bombardamento, il mondo si convince che la ragione del protrarsi della guerra risiede in Mosca”, ha scritto Zelensky su Telegram, sottolineando che l’Ucraina ha già proposto più volte un cessate il fuoco, sia totale che limitato agli attacchi aerei, senza ottenere risposta.
Scambio di prigionieri: un barlume di speranza nel conflitto
Nonostante la drammatica situazione sul campo, sul fronte diplomatico si registra un parziale movimento. Sabato è avvenuto il secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, con 307 persone liberate per ciascuna parte. L’operazione, che segue un primo scambio effettuato il giorno precedente, ha portato al rilascio di quasi 700 ucraini in due giorni, secondo quanto dichiarato da Zelensky.
“In totale, 697 ucraini sono già rientrati in patria in due giorni di scambi”, ha affermato il presidente, ringraziando coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’operazione. Tuttavia, il rilascio dei prigionieri non ha attenuato la violenza del conflitto, che continua a causare sofferenze e vittime tra la popolazione civile.
Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro del conflitto
Mentre la guerra continua, l’Europa osserva con apprensione. Le richieste ucraine di supporto, soprattutto in termini di sanzioni e assistenza militare, si fanno sempre più pressanti. La popolazione civile, intrappolata in un conflitto che sembra non avere una fine vicina, continua a pagare il prezzo più alto.