TROVATI NEL FORNO DI CASA 233 MILA EURO IN CONTANTI

Se molti italiani non usano il forno per paura di ricevere bollette esorbitanti, c’è chi lo usa, e non per cucinare. E’ dai tempi del lockdown che la passione per la cucina è approdata in molte famiglie italiane.

Per ammortizzare la reclusione forzata, per cercare di passare il tempo tra le mura domestiche, divenute una prigione a causa delle restrizioni legate al Covid, c’è stata una vera e propria corsa al lievito di birra.

In quanti si sono sbizzarriti a postare foto di pizze e dolci home made? Mai come in questi anni, volente o nolente, in molti si sono avvicinati ai fornelli e al forno. Ora la passione è da rivedere.

Con i rincari, il terrore che, con l’arrivo dell’inverno, i forni vengano accessi più del dovuto per preparare manicaretti  da servire agli ospiti per le festività natalizie, è davvero tanto.

La storia che sto per raccontarvi è davvero pazzesca in quanto un forno è il protagonista di un episodio diffusosi rapidamente sul web e per motivi piuttosto seri. Vediamo cosa è accaduto.

Premettiamo che i fatti sono avvenuti nel 2017. Nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria, i carabinieri si sono imbattuti in un’abitazione in disuso di Melito di Porto Salvo, un comune di poco più di 10 mila abitanti, in provincia di Reggio Calabria. 

Le forze dell’ordine non potevano certo aspettarsi quello che si sono trovati dinnanzi… o meglio, all’interno del forno dell’abitazione, di proprietà di un 40enne, un certo F.A (per tutelarne la privacy, non diffondiamo l’identità, fermandoci alle iniziali). In un forno si possono trovare pentole, dolci o altri manicaretti ma non certo denaro.

Eppure è accaduto proprio questo. I carabinieri si sono imbattuti, all’interno dell’elettrodomestico, in banconote contanti di vario taglio, divise in varie mazzette, confezionate sottovuoto, per un totale di 233.450,00 euro. Oltre al denaro occultato nel forno, c’erano 24 cartucce di vario calibro. Una sorpresa inaspettata e insolita.

Forse il proprietario dell’immobile avrà pensato che mai nessuno avrebbe mai potuto aprire un forno, tenendo nascosta quell’enorme cifra sino a quando è stato smascherato. Logico che, con un ritrovamento del genere, i provvedimenti sono subito scattati. I carabinieri hanno denunciato il 40enne, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, per i reati di riciclaggio e detenzione abusiva di munizioni. Se per il 40enne è scattata la denuncia, non è comunque la prima volta che il forno è il custode di soldi.

Quando si evade il fisco, la priorità è riciclarli. Un imprenditore di San Dona del Piave, nel 2016, pensava di aver trovato nel forno un nascondiglio perfetto per i suoi 40 mila euro. Peccato che non abbiano fatto una bella fine. Andando per fregare, è rimasto fregato! La fidanzata, infatti, ignara della presenza di tutto quel denaro contante nell’elettrodomestico, lo ha acceso per cuocere lo strudel, ha cotto il gruzzolo. Una dimostrazione lampante, quella dell’imprenditore, di voler eludere eventuali blitz investigativi ed essere così smascherato. Peccato che non sempre tutti i piani vanno come previsto!