Tremendo, non c’è stato niente da fare: “R.i.p. Biagio”

Non ci sono parole, solo tantissima amarezza per il decesso di Biagio ,che ha lasciato un immenso vuoto nella sua comunità d’appartenenza, in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e principalmente nei suoi familiari, i quali non hanno più lacrime, nel giorno dell’addio.

Notizie come queste scuotono nel profondo gli italiani che ricevono contezza, dalla stampa, di cosa è accaduto al povero Biagio, il quale ha lasciato troppo in fretta la dimensione terrena. Continuano ad arrivare strazianti messaggi di addio, mentre non ci si capacita di come se ne sia potuto andare così, di botto.

E’ proprio vero che sulla terra noi siamo solo dei burattini in mano al destino, il quale decide quando e chi colpire, gettando nello sconcerto milioni di utenti, che empaticamente si immedesimano nelle tragedie, stando vicini ai familiari di chi è scomparso.

Un’Italia, quella di queste ore, strettasi, col massimo silenzio e raccoglimento, attorno ai cari di Biagio, che stanno vivendo il peggiore degli incubi ad occhi aperti, quello legato alla dipartita di una persona brillante, talentuosa, capace di contagiare tutti con i suoi modi di fare.

Biagio ci ha lasciati, non c’è stato niente da fare. Ripercorriamo quello che gli è accaduto, in dettaglio, dal momento che la sua storia, rimbalzata di sito in sito, dalla cronaca locale, ha occupato quella nazionale, raggelando gli utenti della penisola.

Un lutto improvviso, straziante, l’ennesimo, ha scosso l’Italia. Parliamo del decesso di Biagio Manzato, che verrà ricordato per il sorriso e la voglia di vivere, per le sue doti umane e le sue virtù. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, lo descrivono come  “un ragazzo d’oro e un gran lavoratore”,  sempre proteso ad aiutare chi aveva bisogno di lui.

Non aveva nemmeno 21 anni ed è rimasto coinvolto in un tremendo sinistro stradale. Si trovava a bordo di un’auto assieme ad altri due ragazzi quando è finita rovinosamente contro un cancello e per lui non c’è stato scampo, nella zona Pip di San Severo.  Il ragazzo, con la sua improvvisa dipartita, ,ascia due nonne, i genitori Luigi e Rita, i fratelli Antonio e Gilda, la fidanzata Brigida e il nipotino Luigi.

A dargli l’ultimo saluto, la sua ex scuola, l’istituto Minuziano ‘Di Sangro Alberti’ di San Severo, lo ha ricordato con un messaggio sui social: “È con profonda tristezza che la comunità scolastica piange la sua prematura scomparsa di Biagio Manzaro. Il dirigente, prof. Vincenzo Campagna, i docenti, gli studenti e i collaboratori si uniscono commossi al dolore dei familiari, degli amici e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La sua giovane vita, che ci ha lasciato troppo presto, resterà per sempre nei nostri cuori. In questo momento di grande dolore, siamo vicini alla sua famiglia con affetto e solidarietà e ci impegniamo a custodire preziosamente il ricordo di Biagio, che continuerà a vivere nelle nostre memorie e nelle aule del nostro Istituto. Biagio sarà sempre ‘una roccia’, come amava definirsi lui stesso con la sua simpatica ironia”. 

Un lutto devastante, un lutto che ci invita a riflettere sul ruolo del destino, capace di strappare vite in un battibaleno. Biagio era un ragazzo sempre allegro e solare, pieno di vita col sorriso sulle labbra, sempre a ridere e scherzare con tutti, aveva la musica nel cuore e sognava di diventare un cantante affermato, ottenendo soddisfazioni proprio interpretando brani. 

Tutti i suoi sogni si sono infranti per sempre. Tantissimi i messaggi di cordoglio e uno su tutti colpisce. Esso recita: “ Ci insegna anche che a volte un abbraccio, scambiarsi quattro chiacchiere, aiutarsi l’uno con l’altro senza giudicare, possa servire. Ora siamo arrivati alla fine del viaggio all’ultima fermata, ci salutiamo ma per noi non e un addio ma un arrivederci. Proteggici da lassù, ti vogliamo bene”.