Tremendo lutto, addio ad uno dei politici più amati: cordoglio unanime

Il mondo della politica e del sindacato italiano piange la scomparsa di Paolo Nerozzi, figura di spicco e punto di riferimento per decenni di impegno sociale e istituzionale. Nato a Bologna nel 1949, Nerozzi si è spento il 6 settembre 2025 all’età di 76 anni, lasciando un’eredità di dedizione, coerenza e passione per i diritti dei lavoratori e dei cittadini.

Una vita dedicata al sindacato e alla difesa dei lavoratori

Fin dalla giovane età, Nerozzi ha manifestato una forte sensibilità verso le tematiche sociali e del lavoro. Dopo aver studiato e impegnato nelle realtà locali di Bologna, ha intrapreso la carriera nel settore pubblico della Cgil, dove ha ricoperto ruoli crescenti fino a diventare segretario nazionale. Il suo contributo è stato fondamentale per l’implementazione di riforme significative nel settore pubblico, con l’obiettivo di migliorare le condizioni dei lavoratori e rafforzare la contrattazione collettiva.

Negli anni ’90 e 2000, Nerozzi ha collaborato con figure di spicco come Sergio Cofferati e Guglielmo Epifani, contribuendo alla nascita e alla crescita delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie), uno strumento che ha dato maggiore voce e rappresentanza ai lavoratori nei luoghi di lavoro, segnando una svolta importante nel movimento sindacale italiano.

L’ingresso in politica e l’esperienza in Parlamento

Nel 2008, Nerozzi è stato eletto senatore con il Partito Democratico, incarico che ha ricoperto fino al 2013. In Senato, ha portato con sé la lunga esperienza sindacale, dedicandosi con passione ai temi del lavoro, della previdenza e della sicurezza sociale. La sua azione si è sempre contraddistinta per coerenza e attenzione ai diritti delle categorie più vulnerabili, come pensionati e lavoratori precari, in un periodo di crisi economica e di profonde trasformazioni del mercato del lavoro.

Il suo impegno ha contribuito a mantenere alta l’attenzione su questioni fondamentali per il futuro del Paese, promuovendo un sistema più equo e solidale.

L’attaccamento a Bologna e l’impegno civico

Nonostante la carriera nazionale, Nerozzi ha sempre mantenuto un forte legame con Bologna, sua città natale. La comunità locale lo ricorda come una persona disponibile, capace di dialogare con tutti e profondamente radicata nei valori di solidarietà. Il sindaco Matteo Lepore ha espresso il suo affetto, sottolineando come Nerozzi abbia dedicato la vita a costruire “un’Italia più giusta, attenta alle fragilità”.

Anche dopo il termine del mandato parlamentare, Nerozzi ha continuato a collaborare con associazioni, fondazioni e realtà locali, testimoniando un impegno civico che non si è mai spento.

Il cordoglio di istituzioni e del mondo politico

La scomparsa di Paolo Nerozzi ha suscitato un’ondata di emozione e commozione in tutto il Paese. Numerosi i messaggi di cordoglio provenienti da istituzioni, partiti e sindacati. Il presidente del Senato Ignazio La Russa lo ha ricordato come “un uomo delle istituzioni”, riconoscendone il ruolo fondamentale e la dedizione al bene pubblico.

L’onorevole Andrea De Maria ha definito Nerozzi “un carissimo amico e un compagno di impegno politico”, evidenziando la sua lealtà e la capacità di costruire rapporti umani autentici. Anche il Partito Democratico e la Cgil hanno espresso il loro dolore, ricordando Nerozzi come una colonna portante del sindacato e un protagonista di una “stagione straordinaria di cambiamenti”.

Un esempio di coerenza e rispetto

Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo lo descrive come una persona umile, diretta e sempre fedele ai propri valori. La sua capacità di ascolto, il suo stile improntato al dialogo e alla ricerca di soluzioni concrete lo hanno reso un esempio raro in un panorama spesso segnato da divisioni e scontri politici.

L’eredità di Nerozzi

Con la sua scomparsa, l’Italia perde un protagonista della storia recente del sindacato e della politica. Tuttavia, il suo esempio e le conquiste che ha contribuito a realizzare continuano a vivere, alimentando l’impegno di chi crede in un Paese più giusto e solidale. La sua figura resterà nel ricordo come quella di un uomo coerente, rispettato e profondamente dedito al servizio pubblico, capace di ascoltare e difendere i più deboli con passione e integrità.