Tosca fa la sardina: “Sinistra costruisce ponti, la destra li chiude”
Le sue simpatie di sinistra erano ben note e le aveva esternate anche recentemente, circa un mese prima dell’inizio del settantesimo Festival di Sanremo.
Già, perché in contrapposizione alle idee politiche da liberale di destra di Rita Pavone – finita nel mirino dei benpensanti per i suoi orientamenti – Tiziana Tosca Donati c’aveva tenuto a precisare da che parte stesse. Ospite a L’ora di punta su Radio Capital, infatti, aveva dichiarato: “Rita ha dette certe cose, mentre io le dico al contrario. Basta andare sui miei profili social per vedere che sono di sinistra. Ecco, resta però da capire quale sinistra…”.
Bene, ora l’artista – che si è classificata sesta alla kermesse musicale – è tornata a parlare di politica, prendendo parte all’ultima puntata di DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris su La7. A proposito di canzoni, pane per i suoi denti, ecco le sue parole su Bella ciao: “È una canzone che viene scelta quando si vuole sradicare delle convinzioni, chi vuole fare una rivoluzione ci mette sempre sotto questa canzone che è una bandiera, una coperta importante”.
Dalla canzone partigiana ai “pesciolini” di Mattia Santori & Co. il passo è breve: “Le sardine non a caso hanno scelto Bella ciao per la loro rivoluzione gentile perché è qualcosa che protegge”.
Ma non è finita qui, perché la 52enne chiacchierando con il padrone di casa esalta il concetto dell’essere di sinistra: “Mi fa arrabbiare quando sento qualcuno che dice di non essere né di destra né di sinistra, è come dare uno schiaffo ai nostri Padri costituenti. È dovere di un cittadino scegliere la propria bandiera e come comportarsi nella società. Io sono di sinistra. La sinistra costruisce ponti, la destra è immobilista, chiude, è lontana dalla mia sensibilità…”.
Prima della chiusura, Tosca (che oltre al sesto posto in classifica si è portata a casa il premio “Giancarlo Bigazzi” assegnato dall’orchestra del Festival di Sanremo per la miglior composizione musicale) non risparmia una frecciata al segretario della Lega Matteo Salvini:“Noi di sinistra lo ringraziamo perché quest’estate a un certo punto ci fotografava e ci diceva ‘Siamo tutti così’. E invece molta gente non si riconosceva e a un certo punto quattro ragazzi hanno fatto da detonatore e hanno detto ‘noi non siamo così’, chi ci somiglia? Ed è partito tutto: Grazie al Papeete è nata un’altra cosa…”.