Toglie la vita alla mamma con l’accetta, il racconto del fratello: “Li ho sentiti a casa, lui voleva..
Un piccolo centro di provincia si è improvvisamente trasformato nello scenario di un dramma familiare che lascia sgomenti. Le urla di una donna che chiedeva aiuto hanno squarciato la quiete di una tranquilla mattina, attirando l’attenzione dei vicini. Quando i soccorsi sono arrivati, per la donna non c’era più nulla da fare.
Secondo una prima ricostruzione, a colpirla sarebbe stato il figlio, al culmine di un grave litigio. L’episodio ha sconvolto l’intera comunità, incredula di fronte a quanto accaduto. Nessuno poteva immaginare che dietro le mura di quella casa si celassero tensioni tanto gravi. I vicini descrivono la famiglia come riservata, ma mai nessuno avrebbe sospettato un simile epilogo.
Le indagini sono ora in mano ai carabinieri, che dovranno chiarire le dinamiche e soprattutto il movente che ha portato a un gesto così estremo. Le prime testimonianze parlano di un rapporto difficile tra madre e figlio, segnato da incomprensioni e discussioni frequenti. Ma cosa può spingere un figlio a trasformare la rabbia in un atto così spregevole?
È una domanda che in queste ore si pongono in tanti, mentre gli inquirenti cercano di far luce sugli ultimi istanti prima del delitto. Il giovane è stato fermato poco dopo l’accaduto: si trova ora in stato di fermo, in attesa di essere ascoltato dagli inquirenti.
Ora resta solo da affidarsi alla giustizia, che dovrà stabilire le responsabilità e restituire almeno un po’ di verità a una vicenda che lascia dietro di sé sgomento e tante domande senza risposta. Unico testimone è l’altro figlio della donna, che sta scioccando tutti con la sua testimonianza. “Li ho sentiti a…”
Un gravissimo episodio familiare si è consumato nel primo pomeriggio di ieri in una tranquillo paesino nel Salento, Racale, dove Teresa Sommario, 53 anni, ha perso la vita. A essere fermato per il delitto è il figlio maggiore della donna, Filippo Manni, 21 anni, che l’avrebbe colpita a colpi d’accetta.
Le indagini dei carabinieri – condotte congiuntamente dalle stazioni di Racale, Casarano e dal nucleo operativo di Lecce – proseguono per chiarire ogni dettaglio di una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità. A dare l’allarme è stato il figlio minore, 17 anni, presente in casa al momento dei fatti.
Il ragazzo ha raccontato di essere salito per farsi una doccia quando ha udito le prime urla provenire dal piano inferiore. “Ho sentito un improvviso trambusto in casa e poi le urla al piano inferiore”, ha detto il giovane ai carabinieri. È corso giù e ha trovato la madre sul divano, ferita gravemente e immersa in una pozza rossa.
Con un asciugamano ha tentato di tamponare le ferite, ma non c’era ormai nulla da fare. Poco distante, l’accetta insanguinata, utilizzata per colpire la donna almeno cinque volte: tra nuca, collo e spalla. Del fratello maggiore, che poco prima era stato sentito urlare, nessuna traccia. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, ma per Teresa Sommario non c’era ormai più nulla da fare. Il medico legale Alberto Tortorella, incaricato dalla pm Simona Rizzo, eseguirà l’esame autoptico per determinare con precisione le cause del decesso.
Il 17enne è stato affidato alle cure dei sanitari e del padre, Daniele Manni, attuale assessore ai Lavori pubblici del Comune di Racale. L’altro figlio, gemello del testimone, al momento del delitto non si trovava in casa. Secondo una prima ricostruzione, il gesto estremo sarebbe maturato al culmine di un violento litigio per futili motivi. La comunità, intanto, resta sgomenta davanti a un delitto che ha spezzato una famiglia e scosso profondamente un intero paese.