Terza guerra mondiale “entro 10 anni”? Il 55% degli europei la teme, Russia vista come causa principale

L’incubo di un conflitto globale sembra meno remoto di quanto si potesse pensare. Un sondaggio condotto da YouGov in cinque Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito), e negli Stati Uniti, ha rivelato una preoccupante crescita della paura di una Terza Guerra Mondiale, con una percentuale significativa di cittadini che la ritengono non solo possibile, ma probabile entro i prossimi dieci anni.

I dati parlano chiaro: tra il 41% e il 55% degli europei intervistati considera “molto” o “abbastanza” probabile l’esplosione di una guerra mondiale nel prossimo decennio. Una percezione che si intensifica alla vigilia dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria in Europa, un monito costante delle atrocità della guerra. Negli Stati Uniti, la percentuale si attesta al 45%, a testimonianza di un timore diffuso su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Russia e armi nucleari: il cuore della paura

La Russia è identificata come la principale minaccia, con percentuali che variano tra il 72% e l’82% nei Paesi europei e il 69% negli USA. Il conflitto in Ucraina, con le sue implicazioni geopolitiche, sembra aver inasprito la percezione di un pericolo imminente. A distanza, seguono il terrorismo islamico e altri fattori geopolitici, a indicare una complessità crescente delle minacce percepite.

Il sondaggio rivela inoltre una profonda preoccupazione per l’escalation del conflitto. Oltre il 70% degli intervistati ritiene probabile l’uso di armi nucleari in un’eventuale guerra mondiale, un dato che evoca scenari apocalittici. L’allarme è amplificato dalla previsione che una nuova guerra potrebbe causare un numero di vittime superiore a quello della Seconda Guerra Mondiale (tra il 57% e il 73%). In alcuni casi, la paura di un’estinzione di massa tocca percentuali significative, dal 25% al 44%.

L’Italia tra timori e sfiducia

L’indagine mette in luce anche la percezione del coinvolgimento dei singoli Paesi. In Italia, il 66% dei cittadini è convinto che il Paese sarebbe coinvolto in una guerra mondiale. Tuttavia, la fiducia nelle forze armate nazionali è sorprendentemente bassa, con solo il 16% degli italiani che dichiara di avere fiducia nell’efficacia dell’esercito. Un dato che contrasta con il 71% degli americani che ripongono fiducia nelle proprie forze armate.

La NATO come baluardo della pace?

Nonostante le preoccupazioni, il sondaggio rivela un riconoscimento del ruolo della NATO nella salvaguardia della pace dal 1945 a oggi. La maggioranza degli europei e degli americani considera l’Alleanza Atlantica un fattore fondamentale per la stabilità mondiale, seguita dalle Nazioni Unite e, in misura minore, dall’Unione Europea.

Un’ombra inquietante sul futuro

I risultati del sondaggio sollevano interrogativi cruciali. Siamo di fronte a un rischio reale o a una paura collettiva alimentata dalla complessità del contesto geopolitico? La crescente tensione internazionale, la proliferazione delle armi e la difficoltà nel trovare soluzioni diplomatiche contribuiscono ad alimentare l’incertezza.

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