Terza dose anche in Italia: ecco quando parte e chi dovrà farla

Così come gli Stati Uniti, che da settembre distribuiranno la terza dose di vaccino, a 8 mesi di distanza dalla seconda, anche l’Italia si avvia a somministrare la terza dose di siero anti Covid.

Uno studio condotto in Israele mostra come la terza dose del vaccino Pfizer, ad una settimana dall’inoculazione, mostra una efficacia contro il virus dell’86% tra gli over 60. Lo studio ha comparato quasi 150mila persone al settimo giorno dalla terza dose, con oltre 675mila individui – distinti per età, genere, stato sociale e gruppo di popolazione – con solo 2 dosi tra gennaio e febbraio 2021, 5 mesi prima.

Nel primo gruppo a diventare positivi sono stati in 37, mentre nel secondo 1.064. Nel Paese sono già oltre un milione le persone vaccinate con la terza dose: in larga parte over 60, ma da poco anche gli over 50 e il governo sta valutando di abbassare agli ultra 40 la soglia di età. E In Italia?
A rispondere oggi è il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, spiegando che la terza dose “è sicuramente necessaria al più presto per gli immunodepressi quali i riceventi un trapianto di organo solido o coloro che ricevono terapie con impatto sul sistema immunitario per patologie oncomaematologiche.

Come sistema sanitario dobbiamo attivarci prioritariamente su questa categoria. E i dati resi disponibili in queste ultime ore sul profilo di sicurezza e di efficacia della terza dose del vaccino Pfizer/BioNTech sono confortanti. Per altre categorie, i fragili per età anagrafica o patologia concomitante, è in atto una valutazione accurata delle evidenze disponibili rispetto alla durata della protezione conferita dalla vaccinazione e sulla scorta di questi dati si deciderà se e quando somministrare la terza dose”.

Quando potrebbe partire la terza somministrazione Ma a spingere il governo e la struttura commissariale a valutare la terza dose è anche la durata degli anticorpi. Ci sono infatti persone che si sono vaccinate nei primi mesi del 2021, e per questi soggetti la protezione data dal vaccino potrebbe essersi assottigliata con il passare del tempo, e quindi corrono il rischio di infettarsi.

Al momento comunque anche il Cts è dell’avviso di aspettare l’inizio dell’autunno, per avere più dati anche sul numero di positivi tra i vaccinati, attendendo anche che si raggiunga il traguardo dell’80% della popolazione italiana vaccinata, obiettivo che potrebbe essere centrato entro settembre. Poi si partirà quindi con la somministrazione della terza dose di siero ai fragili, la categoria indicata anche da Locatelli.
La terza dose verrà fatta a tutti con un farmaco a RNA messaggero, Pfizer o Moderna, e sulle forniture il commissario all’emergenza Figliuolo ha già detto che le scorte saranno sufficienti, e potranno essere fatte nuove ordinazioni.