Terrore in Italia, bimbo di 9 anni sbranato da un pitbull: “Era al guinzaglio ma senza museruola”

Scafati, provincia di Salerno – Un grave episodio di cronaca ha scosso questa mattina la comunità di Scafati, quando un bambino di appena 9 anni è stato vittima di un attacco da parte di un pitbull. L’incidente si è verificato mentre il minore stava uscendo dalla propria abitazione, in un momento di routine quotidiana.

Secondo le prime ricostruzioni, l’animale, pur essendo legato al guinzaglio, non indossava la museruola, elemento di sicurezza previsto dalla normativa per alcune razze canine considerate potenzialmente pericolose. Il pitbull si trovava sotto il controllo del proprietario, ma l’assenza di questo dispositivo di sicurezza ha consentito all’animale di scattare improvvisamente, colpendo il bambino con ferite profonde agli arti. L’attacco, repentino e imprevedibile, ha sorpreso sia il minore che le persone presenti nelle vicinanze, impedendo un intervento tempestivo che avrebbe potuto evitare le gravi conseguenze.

Immediato l’intervento dei soccorsi: il bambino è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Fortunatamente, le sue condizioni sono state stabilizzate e, secondo le ultime notizie, il piccolo è fuori pericolo di vita.

Le parole del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha fatto visita al bambino e alla sua famiglia per portare loro i saluti e la vicinanza della comunità. In una nota ufficiale, il primo cittadino ha espresso il suo dolore e il suo sostegno, commentando così l’accaduto: «Ciro, il bambino vittima di un episodio gravissimo, è stato operato d’urgenza e ora è fuori pericolo. Ma questa tragedia ci deve far riflettere».

Aliberti ha poi sottolineato l’importanza di rispettare le regole e di promuovere una cultura della convivenza civile: «Resta un problema legato al rispetto delle norme e alla responsabilità di chi possiede animali potenzialmente pericolosi. È inconcepibile che si permetta a cani di questa razza di circolare senza museruola, anche se legati. La nostra rabbia nasce dal fatto che spesso non riusciamo a insegnare il rispetto della vita, sia umana che animale. La vera bestia, a volte, siamo noi quando non rispettiamo le regole o quando dimostriamo poca cura e rispetto per gli altri».

Un richiamo alla responsabilità e alla sicurezza

L’episodio di questa mattina riaccende il dibattito sulla gestione degli animali di razza considerata pericolosa e sulla necessità di rispettare le normative vigenti per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. La comunità di Scafati si stringe attorno alla famiglia del bambino, auspicando che episodi come questo possano servire da monito per una maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti.

Aggiornamenti

Le autorità continueranno a monitorare la situazione e a rafforzare le campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza degli animali domestici, affinché tragedie come questa possano essere evitate in futuro.