TERREMOTO A BUCKINGHAM PALACE: “NON È MIO FIGLIO”. SUDDITI INCREDULI

La famiglia reale inglese rischia seriamente di finire nuovamente al centro di un imbarazzante polverone mediatico, a causa di un nuovo incredibile scandalo. La Regina teme l’ennesima figuraccia che non farebbe onore all’illustre corona inglese, già compromessa dalla diatriba con il principe Harry, trasferitosi in America qualche anno fa insieme alla moglie Meghan.

Un atto di ribellione che fece storcere il naso ai sudditi britannici, abituati ad un certo conservatorismo della Corona. Purtroppo un nuovo scandalo scuote la tranquillità di Buckingham Palace, ma questa volta i reali britannici non intendono passarci sopra, si paventano pene esemplari: ecco cosa è successo.

IL NUOVO SCANDALO

La monarchia più celebre e rispettata del mondo non riesce a trovare davvero pace, purtroppo si trova a fare i conti con un nuovo scandalo. La Regina Elisabetta è furibonda, intende annunciare a breve l’uscita di scena di un reale: si tratta del suo terzogenito, il duca Andrea di York, che sarà presto diseredato dalla sua illustre famiglia.

I fatti di cui è accusato sono di una gravità assoluta, per i quali la famiglia reale non può assolutamente sorvolare. Innanzitutto è accusato di frode, già di per sè un reato disonorevole, ma, come se non bastasse, si trova a fare i conti anche con una denuncia di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 17 anni, tale Virginia Giuffre. A completare l’ingnobile quadretto, si ricordi, Andrea di York era amico del criminale Jeffrey Epstein, noto predatore sessuale americano condannato per reati gravissimi.

Alla luce di questi fatti gravissimi, la Regina Elisabetta non ha potuto fare altro che cacciarlo da Palazzo ed escluderlo definitivamente dai membri della famiglia reale, tanto che Andrea di York può essere ormai considerato alla stregua di un privato cittadino. In condizioni di salute sempre più precarie, vista anche la veneranda età, la Regina ha dovuto sopportare anche questo terribile dispiacere, cioè di dover ripudiare il proprio figlio per salvaguardare l’onore del suo illustre Regno