Tensione ad “È sempre Cartabianca”: confronto acceso tra Bianca Berlinguer e l’ospite potente
La scorsa puntata di È sempre Cartabianca, in onda su Rete 4, si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia tra opinioni e nervi tesi, con un dibattito acceso sul conflitto in Medio Oriente che ha coinvolto il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la conduttrice Bianca Berlinguer. La discussione, incentrata sul ruolo dell’Italia nelle recenti tensioni tra Israele, Iran e Palestina, ha visto animi surriscaldarsi fin dall’inizio, portando a momenti di grande intensità e confronto diretto.
Nel corso della trasmissione, è stato chiesto al ministro Tajani quale fosse la posizione ufficiale del governo italiano rispetto agli attacchi israeliani. Egli ha ribadito il diritto di Israele a esistere, riconoscendo però che l’amministrazione Netanyahu ha commesso degli errori. Tajani ha inoltre sottolineato la necessità di un cessate il fuoco e di un riconoscimento internazionale di uno stato palestinese, evidenziando l’impegno dell’Italia nel promuovere una soluzione diplomatica.
Il confronto si è acceso quando si è affrontato il tema delle tensioni tra Israele e Iran, con un ospite che ha ricordato le sofferenze degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Berlinguer ha prontamente risposto sottolineando che la responsabilità di quegli eventi risiede nei regimi fascisti e nazisti, non nel Medio Oriente. Tajani ha replicato, affermando che trovare giustificazioni non aiuta e che è più importante concentrarsi sulla ricerca di soluzioni concrete.
Il momento di massima tensione si è verificato quando Tajani, visibilmente infastidito dalle continue interruzioni, ha dichiarato: “Se mi interrompe, io me ne vado”. La sua affermazione, accompagnata da un tono deciso, ha evidenziato la frustrazione di un politico con lunga esperienza, che ha sottolineato di non tollerare “lezioncine” su come condurre un’intervista.
Nonostante le tensioni, il dialogo ha proseguito con un tono più disteso nelle battute finali. Tajani ha evidenziato il ruolo dell’Italia nell’accoglienza dei profughi provenienti da Gaza, confermando l’impegno del Paese nel fronteggiare le emergenze umanitarie e nel sostenere le popolazioni colpite dal conflitto.