“Tenete soldi contanti in casa.” L’annuncio delle due banche europee è da brividi. Ecco quanto tenere e perché

Un’ondata di consigli e raccomandazioni da parte delle banche centrali europee sta scuotendo il continente, alimentando dibattiti e preoccupazioni tra i cittadini. L’invito a prelevare contante dagli sportelli automatici, con indicazioni precise sulle somme da detenere, ha acceso un campanello d’allarme, in un contesto già caratterizzato da incertezza geopolitica e timori legati alla sicurezza informatica.

La Banca Centrale dei Paesi Bassi ha suggerito di mantenere una riserva di contante tra i 200 e i 500 euro, mentre la Riksbank svedese consiglia circa 170 euro a persona, sufficienti per coprire le necessità di una settimana. In Italia, al momento, non sono state fornite indicazioni simili, ma l’eco di queste raccomandazioni si è diffuso rapidamente, alimentando la prudenza e l’aumento dei prelievi in diverse nazioni europee.

Ma cosa si cela dietro questi consigli? La motivazione ufficiale, espressa dalle banche centrali, è legata alla crescente minaccia degli attacchi informatici. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, gruppi di hacker, spesso legati alla Russia, hanno intensificato gli attacchi contro siti istituzionali e bancari in diversi paesi europei, inclusa l’Italia. L’ultimo attacco nel nostro paese, rivendicato dal gruppo filorusso NoName057, ha preso di mira siti di banche e aziende di trasporto, dimostrando la vulnerabilità delle infrastrutture digitali.

La preoccupazione è che futuri attacchi possano compromettere l’accesso ai conti correnti, impedendo temporaneamente le operazioni bancarie e i prelievi. In questo scenario, disporre di una riserva di contante diventa una forma di protezione, un’ancora di salvezza in caso di emergenza.

Un’analisi di Alessandro Nuzzo su Money.it sottolinea come la storia recente offra esempi concreti di questa vulnerabilità. In Polonia, ad esempio, il gruppo NoName ha attaccato la Borsa e le pagine di accesso di diverse banche, causando disagi e dimostrando la fragilità del sistema.

Tuttavia, la prudenza è d’obbligo. Se da un lato la minaccia degli attacchi informatici è reale e concreta, dall’altro alcuni osservatori ipotizzano che questa possa essere una “copertura” per timori più ampi. La raccomandazione di detenere contante, in un’epoca in cui si spinge sempre più verso la digitalizzazione dei pagamenti, potrebbe celare preoccupazioni legate alla stabilità del sistema finanziario o ad altri scenari di crisi.

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