“SUCCEDERÀ NEL 2023”. LA PROFEZIA DI PREGLIASCO

Lo abbiamo visto sempre in prima fila durante le prime ondate pandemiche, a fornirci consigli utili, aggiornamenti sullo stato dei contagi, sulla pericolosità delle varianti del Covid.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano, anche agli inizi del 2023, deve fare i conti con lo scetticismo, con coloro che sminuiscono la portata dei sintomi e la gravità delle conseguenze del contagio.

Certo, la campagna vaccinale, per chi ha deciso di farsi inoculare il siero, ha drasticamente limitato le forme severe, ma il Covid è tutt’altro che un nemico lasciato alle spalle.

Pur evitando di dare adito ad inutili allarmismi, è opportuno conoscere, tramite la voce degli esperti del settore, come stanno realmente le cose ed essere consapevoli che il nemico è comunque in agguato.

Nonostante la parvenza di ritorno alla normalità che si è messa in evidenza con le festività natalizie, il Coronavirus non va assolutamente ritenuto un pericolo scampato o di serie B. Ecco cosa ha dichiarato Pregliasco ai microfoni di Adnkronos Salute.

Nell’intervista concessa a Adnkronos Salute, Fabrizio Pregliasco ha dichiarato: “Dobbiamo considerare che il Coronavirus ha una ampissima variabilità e una tendenza evolutiva a fare di tutto per continuare il suo ‘sporco mestiere’ che è quello di contagiare il più possibile. Per questo dobbiamo continuare nella sorveglianza virologica che in Italia si fa poco”.

Una breve intervista, in cui invita, come sempre, gli italiani a non abbassare la guardia e lo fa attraverso queste parole: “Anche l’allerta d’interesse su ‘Kraken’, la sottovariante Covid Xbb1.5, ci dice che dobbiamo essere attenti. Ci sono segnali che arrivano dagli Usa che indicano una maggiore capacità di contagio anche rispetto a chi ha l’immunità ibrida, quindi è in grado di reinfettare”. Abbiamo avuto modo di osservare la giungla di varianti del Covid, da Omicron a Centaurus, da Cerberus sino a Gryphon.

Bene, a queste, sottolinea Pregliasco, si aggiunge una nuova sottovariante Covid Xbb1.5, identificata come Kraken. Gli esperti di tutto il mondo la stanno osservando attentamente ed ecco che arriva il monito per nulla rassicurante: essa potrebbe “destare preoccupazione” proprio nel 2023 appena iniziato, anche in Europa, dopo il raddoppio dei casi negli USA in una sola settimana.

Pregliasco ha precisato che l’allarme è partito dall’epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding, che ha condiviso le informazioni relative alla sottovariante attenzionata su Twitter. “Il lato positivo è che queste mutazioni non seguono un disegno scientifico del virus ma sono inciampi e per ora non abbiamo mai avuto varianti più patogene rispetto a Omicron ‘Kraken’ potrebbe avere una immunoevasività più alta ma occorre aspettare dati più definitivi”.Dal suo canto, Pechino ha condannato apertamente che vengano imposti test Covid da parte di alcuni Paesi alle persone provenienti dalla Cina, avvertendo che potrebbe prendere “contromisure” come ritorsione.

La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha confermato i primi rumors trapelati dalla stampa, relativi all’offerta alla Cina di vaccini adatti alle varianti. La portavoce del ministero cinese degli Esteri ha immediatamente controbattuto dicendo che la produzione di vaccini in Cina è soddisfacente, aggiungendo che nel suo Paese la situazione Covid è prevedibile e sotto controllo. The European Centre for Disease Prevention and Control (il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo della malattie), dal suo canto, ha rassicurato che l’ondata cinese non avrà nessun impatto in Europa, in quanto “quelle varianti sono già presenti in Ue e la popolazione ha un’immunità elevata”.