Strangolò e diede fuoco alla moglie: dopo 6 anni ottiene la semilibertà

 

“Il condannato ha mantenuto una condotta regolare e ha partecipato a corsi e attività”: per questa ragione il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accordato la scarcerazione e la semilibertà ad Andrea Loro, il 40enne che nel gennaio del 2013 tentò di uccidere la moglie Matilde Ardia provando a strangolarla, simulando un incidente in auto e dando poi fuoco alla vettura su cui viaggiavano dopo essersi allontanato; per quelle accuse l’uomo venne condannato dal Tribunale di Treviso, che non gli riconobbe nessuna attenuante, a 15 anni di carcere. Una pena poi ridotta a 13 in sede di Appello dove i giudici stabilirono che il tentativo di omicidio non era premeditato e riconobbero viceversa la preordinazione, ossia una forma molto grave di dolo. Il ricorso presentato dai suoi legali alla Corte di Cassazione venne infine rigettato, rendendo definitiva la condanna.

Loro venne condotto in carcere, da dove oggi potrà quindi uscire anche se per un periodo limitato di tempo: la condanna inflittagli scadrà infatti nel 2023 ma nel frattempo, dopo 6 anni dall’ingresso in cella, l’ex impiegato avrà la possibilità di lasciare la casa circondariale per provare a ricostruirsi una vita nella società e potrà farlo iniziando da un nuovo lavoro. Al termine della giornata, però, Loro dovrà rientrare in carcere e trascorrere lì le notti.

Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, la sera del 17 gennaio 2013 l’allora 34enne Loro avrebbe aggredito la moglie (che nell’iter giudiziario è assistita dall’avvocato Stefania Bertoldi), dalla quale ha avuto due figli, stringendole le mani intorno al collo fino a farle perdere i sensi.

A quel punto l’avrebbe caricata nell’auto di lei e avrebbe percorso un tratto di strada finendo per schiantarsi contro un albero nel tentativo di simulare così un incidente. Sceso dalla vettura, l’uomo avrebbe appiccato il fuoco al mezzo con la donna al suo interno e poi si sarebbe allontanato. Ardia venne risvegliata dal calore delle fiamme ma era rimasta bloccata all’interno dell’abitacolo. Fortunatamente, riporta il Corriere, un guidatore di passaggio vide l’incendio e si fermò, estraendo dal veicolo la donna. Nonostante l’intervento del passante, l’allora 30enne riportò gravi ustioni per le quali dovette rimanere ricoverata un mese nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale di Padova.