Stanno “stuprando” Parlamento e democrazia: il PD “presta” una senatrice ai “responsabili” per arrivare a 9

 

Di Francesco Storace – No, non sono gli alcoolisti anonimi, anche se sono nove e si spacciano per dieci. Ma i gagliardi responsabili che al misero costo di qualche poltrona sono scesi in trincea per salvare la Patria dai felloni che vogliono detronizzare Giuseppe Conte. Salvatore Ciampolillo ha disertato oppure non l’hanno voluto. La moglie di Mastella, Sandra Lonardo, per ora ha elegantemente glissato, a Renata Polverini hanno spiegato che la sua Camera è l’altra, e così si sono ritrovati in nove a firmare: i viri sono Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Andrea Causin, Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Raffaele Fantetti, Tatjana Rojc, Gianni Marilotti, Ricardo Merlo, Maria Rosaria Rossi. Spicca Tatjana Rojc, aggiunta a mano nella lista consegnata al Senato, che ha tenuto a far sapere di essere sempre del Pd. Insomma un prestito.

Capogruppo Fantetti, sono tutti già elettori della fiducia a Conte. Quindi cambia poco se Matteo Renzi non si unisce alla compagnia e chissà a quale prezzo. Infierisce uno dei fondatori dell’Ulivo, Arturo Parisi, che si diverte come un matto a twittare sulle peripezie dei maghi di palazzo Chigi: “E’ questa la politica di “alto profilo” all’altezza del dramma dell’ora?”.

Un po’ pochino in effetti per l’eroico gesto di mettere insieme quelli che insieme già ci stavano. Certo, vuoi mettere ora anche le spese per il gruppo, quelle per il personale, gli uffici di tasca nostra? Insomma, un belvedere che meriterebbe ben altra storia. E invece eccoli lì e chissà se Rocco Casalino non metterà a loro disposizione anche un buon addetto stampa per non far confondere i costruttori con i palazzinari. Sai com’è…

Andranno un paio di loro alle consultazioni a pronunciare il nome di Giuseppe Conte. “Siamo il suo partito”, diranno ai corazzieri del Quirinale chiamandoli eccellenza. A far da damigella d’onore Maria Rosaria Rossi, attesa alla sua prima dichiarazione di voto a sostegno dei nemici di prima. Per tutti e tutte c’è sempre una prima volta e anche madama lo sa. Sembra il circo, invece è la politica.

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