SORPRENDE I LADRI IN CASA: UNO È DECEDUTO

I ladri si intrufolano negli appartamenti, svaligiano le ville, gli uffici, le banche. Bastano davvero pochissimi istanti,  con un colpo messo a segno da esperti del settore, per ritrovarsi con la casa derubata. I malviventi si portano via il denaro, i preziosi, mettono in genere a soqquadro un’abitazione.

Non tutti i colpi vanno in porto, questo è poco ma sicuro, perché anche i malviventi rischiano pesantemente, sia la loro vita, che la loro libertà, In questi casi, sono tante le varianti che entrano in gioco: la fortuna, le coincidenze, la prontezza di riflessi di colui che viene sorpreso dagli incappucciati all’interno delle mura domestiche.

Le reazioni, così come i comportamenti, possono essere diversi da individuo a individuo, sino alla consegna dei ladri alle forze dell’ordine che è l’ipotesi decisamente più giusta, volta al contrasto di ogni forma di reato. Quanto accaduto poco fa, sta facendo il giro del web e a parlarne sono molti siti d’informazione.

Da quelli locali a quelli nazionali, la notizia ha raggiunto moltissimi utenti che hanno esternato le loro sensazioni a caldo sotto le news, o a mezzo social, riprendendo le stesse, ed esprimendo il loro punto di vista a riguardo.

Dopo aver sorpreso dei ladri nel suo appartamento, uno è deceduto.

Sono passate poche ore dall’accaduto eppure se ne continua a parlare. I residenti del quartiere Rosario Valanidi, situato a Sud di Reggio Calabria, sono sconvolti da quanto è successo ad un loro concittadino.

Dalla ricostruzione effettuata, un 48enne ha beccato tre ladri che cercavano di svaligiare il suo appartamento. Nella colluttazione seguita,  l’uomo ha colpito uno dei malviventi con dei fendenti e uno di loro è deceduto. Si tratta del 30enneAlfio Stancampiano, nato a Reggio Calabria.

I complici, nel tentativo di fuggire alle forze dell’ordine, hanno lasciato Stancapiano,  moribondo,  davanti l’ospedale di Reggio Calabria dove è spirato poco dopo, mentre gli altri due ladri sono fuggiti verso Catania, a bordo di un traghetto.   Il 30enne non è riuscito a fornire la sua ricostruzione dei fatti,  perché già in agonia al momento del suo arrivo presso il nosocomio.

Il padrone di casa ha colpito con dei fendenti anche uno dei due superstiti che si è visto costretto a chiedere le cure del caso all’ospedale Martino di Messina ed è proprio in quel contesto, che è finito in manette. 

I carabinieri hanno sottoposto a fermo il 48enne, padrone di casa, che  ha colpito due di loro con un coltello,  oggi posto sotto sequestro, così come lo è l’abitazione in cui   il ladro deceduto è stato raggiunto dai fendenti.   Sul padrone di casa pende l’accusa di  omicidio e tentato  e dovrà vedersela con la giustizia. Una storia assurda, una di quelle che invitano a riflettere. Dove finisce la legittima difesa? Dove inizia la violazione della legge? Domande legittime, in tutti questi casi, dal momento che  esso non è l’unico,  sebbene l’ultimo in ordine di tempo, verificatosi nella nostra penisola.  E voi, cosa ne pensate? Chi ha ragione e chi torto? Ditecelo nei commenti,  se vi va, in modo da capire il vostro punto di vista.