“Sono di Andrea Sempio”. Garlasco, la scoperta choc dopo anni: proprio accanto al cadavere di Chiara Poggi
A quasi due decenni dal brutale omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, il caso torna a infiammare l’opinione pubblica con una serie di sviluppi che potrebbero riscrivere completamente la storia di questa tragica vicenda. La Procura di Pavia, dopo aver riaperto ufficialmente il fascicolo, ha sferrato un duro colpo alle precedenti ricostruzioni, portando alla luce elementi investigativi inediti e potenzialmente decisivi.
Il primo, inquietante ritrovamento riguarda la scoperta di una sessantina di impronte sconosciute all’interno dell’abitazione di via Pascoli, luogo del delitto. Queste tracce, rinvenute in vari ambienti della casa, non corrispondono a nessuna delle persone finora indagate o esaminate. Questo ha spinto la Procura a raccogliere nuovi campioni di DNA da individui che, a vario titolo, avrebbero frequentato l’abitazione di Chiara, nella speranza di identificare l’autore o gli autori di queste impronte anonime.
Ma le novità non finiscono qui. La Procura ha deciso di analizzare a fondo i reperti rimasti a lungo inattivi, tra cui oggetti rinvenuti nella pattumiera della casa, come una bottiglietta di Estathè, un vasetto di Fruttolo e confezioni di alimenti. Questi oggetti, apparentemente insignificanti, potrebbero rivelare preziose tracce di DNA, fornendo indizi cruciali per svelare la verità.
La svolta più clamorosa, tuttavia, è stata rivelata nelle ultime ore dal Tg1: accanto al corpo senza vita di Chiara Poggi è stata rinvenuta un’impronta palmare riconducibile ad Andrea Sempio. Il nome di Sempio, amico del fratello della vittima, era già emerso nelle prime fasi delle indagini, ma la sua posizione era stata archiviata. Oggi, invece, è l’unico formalmente indagato. L’impronta, compatibile con quella dell’uomo, sarebbe stata individuata su una parete nei pressi del luogo del delitto.
Questo nuovo elemento, se confermato, potrebbe stravolgere radicalmente le precedenti ricostruzioni. Alberto Stasi, fidanzato di Chiara all’epoca dei fatti e unico condannato per l’omicidio, è stato richiamato in Procura per un nuovo interrogatorio, durante il quale l’impronta di Sempio avrebbe occupato un ruolo centrale.
Dopo anni di sentenze, appelli, dubbi e perizie contraddittorie, il caso di Garlasco sembra dunque aver imboccato una nuova direzione. Le indagini sono in pieno svolgimento e la Procura sta lavorando alacremente per far luce su una vicenda che ha segnato profondamente la storia giudiziaria italiana. La scoperta di nuove impronte, l’analisi di reperti dimenticati e l’indagine su Andrea Sempio aprono scenari inediti, promettendo di svelare, forse finalmente, la verità sull’omicidio di Chiara Poggi. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se la giustizia riuscirà a fare chiarezza su uno dei casi più controversi e dolorosi del nostro paese.