Sondaggio: M5s in caduta libera, la Lega vola e Renzi arranca

 

Non c’è più niente da fare: tutti gli istituti demoscopici italiani certificano la crisi totale – e probabilmente irreversibile del Movimento 5 Stelle.

Già, perché anche secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Emg Acqua per Agorà – dopo quelli di Ixè e Ipsos degli ultimi giorni – il partito guidato da Luigi Di Maio annaspa attorno al 15-16% delle indicazioni di voto degli italiani.

Infatti, stando ai numeri raccolti dall’Istituto diretto da Fabrizio Masia, la compagine pentastellata riesce a mettere insieme un risicato 16,1% delle preferenze. Insomma, sono ormai un lontano-lontanissimo ricordo i fasti delle elezioni Politiche del 2018, quando il M5s si attestò come prima forza politica nostrano con il 33% e rotti dei consensi.

Non conosce crisi, invece, la Lega. Matteo Salvini è il leader politico che gode del più alto indice di gradimento e fiducia (41%) e il Carroccio, ora come ora, si mantiene saldamente il primo partito con il 32,6%.

Alle spalle dei leghisti, ecco il Partito Democratico. Nicola Zingaretti e tutti i dem non possono però sorridere troppo, visto che il Pd guadagna sì mezzo punto percentuale ma non va oltre il 20% delle indicazioni di voto.

Medaglia di legno per il M5s, come detto al 16,1%, seguito da Fratelli d’Italia. La forza politica di Giorgia Meloni conferma l’ottimo momento di forma, con un più che soddisfacente 9,5% di volume elettorale. Dietro FdI ecco Forza Italia: gli azzurri di Silvio Berlusconi sono in ripresa (+0,3%) e toccano il 7,7%.

Invece, sono gatte da pelare per Matteo Renzi, visto che la sua neonata Italia Viva non decolla come avrebbe pensato e sperato: Iv, infatti, perde lo 0,5% e si ferma al 5,2% dei consensi.

Dunque, tutti gli altri partiti che si collocano nella coalizione di centrosinistra: +Europa di Emma Bonino vale il 2,1%, La Sinistra il 2 tondo tondo, Europa Verde l’1,3%, mentre il neonato partito Azione di Carlo Calenda viene scelto dall’1%.

La fiducia nei leader
Al primo posto della classifica, come anticipato, Matteo Salvini, con il 41%, seguito dal premier Giuseppe Conte (33%) e da Giorgia Meloni, al 29%. Al 22% troviamo, a pari-merito, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, dunque Silvio Berlusconi al 18%. Matteo Renzi e Carlo Calenda sono appaiati al 15% e si lasciano dietro Giovanni Toti, fermo al 14%.

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