Silvia Salis sorprende tutti: “Meloni è capace”
Negli ultimi mesi, il panorama politico italiano ha assistito a un cambio di protagonisti e modelli di riferimento. Dopo il “modello Todde”, che aveva segnato il dibattito politico un anno fa, oggi si parla sempre più del “modello Salis”, simbolo di una nuova leadership emergente nel centrosinistra. Silvia Salis, ex martellista azzurra e dirigente del Coni, ha conquistato le cronache nazionali con la sua elezione a sindaca di Genova al primo turno, e già si ipotizza un suo possibile ruolo a Palazzo Chigi.
Una figura moderata e pragmatica
Salis si presenta come una figura moderata, concreta e credibile, capace di attrarre l’attenzione di molti elettori progressisti in cerca di un volto nuovo e vincente. La sua vittoria a Genova, città storicamente governata dalla destra per otto anni, rappresenta un segnale importante per il centrosinistra, che cerca di rilanciare la propria credibilità e unità.
Le parole di Silvia Salis su Meloni e il futuro
In un’intervista al Corriere della Sera, la sindaca di Genova ha espresso un giudizio equilibrato sulla premier Giorgia Meloni: «Credo sia molto capace. Ha posizioni che non condivido e non la voterei mai». Tuttavia, Salis sottolinea le difficoltà del governo attuale: «Fa una fatica incredibile al governo perché non ha una classe dirigente adeguata e credibile». La sua analisi rivela una visione lucida e pragmatica della situazione politica nazionale, riconoscendo le sfide di Meloni ma anche le opportunità per il centrosinistra.
Un possibile futuro da leader nazionale
Quando le viene chiesto se si vede come futura premier di sinistra, Salis risponde senza esitazioni: «Penso proprio di sì». La sua figura, ancora in fase di consolidamento, divide e attrae, e già si parla di una sua ascesa a livello nazionale. La sindaca minimizza però le voci di un suo confronto con Elly Schlein, leader del Partito Democratico: «Non è il caso di parlare di me. Elly è in pole position. È una donna molto propositiva, con grande spirito unitario». Tuttavia, il seme del suo possibile percorso politico si è già piantato, alimentando le speculazioni sulla sua futura leadership.
Il modello Genova e il messaggio al centrosinistra
Salis si tiene con i piedi per terra, mettendo in guardia da un eccesso di entusiasmo: «Parlare della mia vittoria come di un modello per il centrosinistra mi pare un esercizio teorico perlomeno astratto e prematuro». Ricorda che il suo obiettivo immediato è governare Genova, una città con un passato di amministrazioni di destra, e che il suo orizzonte è di almeno cinque anni.
Infine, lancia un appello al suo schieramento: «Il centrosinistra può vincere solo se resta unito». E sottolinea il ruolo chiave del Partito Democratico: «Il Pd deve essere il collante, capace di dialogare sia con la sinistra che con il centro. Elly Schlein ha questa visione». Un messaggio di unità e di responsabilità, volto a rafforzare il ruolo del centrosinistra nel panorama politico nazionale.