Sempio, cos’hanno trovato gli inquirenti nel diario di Sempio
Le indagini sul delitto di Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco nell’agosto del 2007, vedono Andrea Sempio, all’epoca dei fatti 19enne, amico di Marco, fratello della ragazza, indagato. Il 14 maggio, come ormai noto, il suo appartamento di Vigevano è stato perquisito.
Stessa cosa, per l’abitazione dei genitori a Garlasco e per quella di due suoi amici, compagni anche di Marco Poggi. Tra gli oggetti ritrovati tra le mura domestiche di Sempio, vi è un diario. Ebbene si, proprio mentre si era a caccia del famoso strumento del delitto, un martello o un attizzatoio da camino con cui Chiara sarebbe stata colpita, l’attenzione è finita su questo diario.
E’ uno dei vari oggetti che sono stati portati via nel famoso scatolone dopo nove ore di perquisizioni, ragion per cui la curiosità di conoscere il contenuto dello stesso è elevata, sia per chi si sta occupando del caso, che per coloro che, da casa, seguono da 18 lunghi anni tutti gli sviluppi attorno al delitto di Garlasco.
Sempio vi ha scritto qualcosa di importante che potrebbe rappresentare una svolta significativa alle nuove indagini? E’ questa la prima domanda in assoluto che ci si pone.
Cos’hanno trovato gli inquirenti nel diario di Andrea Sempio?
Le nuove indagini sul delitto di Chiara Poggi, vedendo Andrea Sempio indagato, non possono che partire da lui. Durante la perquisizione del suo appartamento di Vigevano, gli inquirenti si sono soffermati su un diario, su cui Andrea, all’epoca dei fatti, scriveva determinate cose delle quali vi parleremo .
Da Il Messaggero, apprendiamo che Sempio, all’epoca dei fatti 19enne mentre oggi di anni ne ha 37, avrebbe annotato i suoi buoni propositi su tale diario.
Questo ciò che scriveva: “Guardare meno il cellulare, bere almeno due litri d’acqua al giorno e fare più contratti al lavoro”. Nel 2013, inoltre, Sempio, si era iscritto ad un corso Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) di comunicazione e media, a indirizzo giornalistico, a Pavia.
Gli era stato assegnato il compito di scrivere un tema sul delitto di Chiara Poggi, uno dei casi all’epoca più efferati e dal fortissimo clamore mediatico, così come era stato commissionato ad altri suoi compagni di corso. Andrea stesso ha rivelato ai carabinieri dell’esistenza di questo scritto. L’avvocato Angela Toccia, che difende il 37enne, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, ha fatto delle precisazioni, queste: “A quanto ricorda non c’è nulla di oscuro. Né nell’avere fatto quel tema, né nel suo contenuto. Del resto era una prova che ha svolto tutta la classe, non scelta da lui”.
Sempio continua a ribadire di avere la coscienza pulita, di essere estraneo ai fatti e che per già due volte è stato prosciolto, convinto di aver detto tutta la verità. Il 37enne ha aggiunto: “In questo momento sono più preoccupato per i miei, perché ho saputo che hanno perquisito anche loro ed è stata una cosa lunga”, chiosando: “L’unica cosa che però tengo a dire è che non sono stato portato via dai carabinieri, non sono stato in nessuna caserma, non è vero nulla di quanto ho sentito su questo argomento. Solo questo”.