Selvaggia Lucarelli interviene su Alberto Stasi

Il delitto di Garlasco, consumatosi 18 anni fa è tornato sotto la lente dei riflettori, alla luce delle ultimissime indagini sul caso che ha scosso il mondo della cronaca nazionale. Il fortissimo clamore mediatico  sotteso allo stesso, ha portato gli utenti a seguire passo per passo  tutti gli sviluppi.

Gli addetti ai lavori ammettono che il delitto di Chiara Poggi è tra i più complessi e su di  esso si esprimono  opinionisti, giornalisti, esperti in diritto e cronaca, giornalisti.  Ad oggi il dilemma è uno: è davvero Alberto Stasi il colpevole o invece, in cella, vi è un innocente? Questa è la domanda che prepotentemente ci si pone, al di sopra di tutte.

Questo perchè , sebbene Stasi sia stato condannato in via definitiva a 16 anni di penitenziario, ora l’indagato è Andrea Sempio,  sul quale si concentrano le indagini . Mai come in questo periodo, nei salotti televisivi, sul web, sui social, si aprono riflessioni, dubbi, perplessità, considerazioni, rese da volti noti e gente comune.

Questo è indicativo  di quanto  il caso, a  distanza di 18 lunghi anni, continui a suscitare fortissimo clamore mediatico e stavolta a rompere il silenzio ci ha pensato un’irriverente giornalista.

Parliamo di Selvaggia Lucarelli che è intervenuta, dicendo la sua su Alberto Stasi.

Selvaggia Lucarelli ,  a 18 anni dal delitto di Chiara Poggi,   uno dei più efferati, mediatici e complessi d’Italia, è intervenuta per esprimere il suo pensiero sul caso Garlasco. Così come hanno fatto altri personaggi pubblici, in salotti televisivi di spicco e sui social, anche la giornalista ha detto la sua .

Selvaggia, in passato , ha  difeso a spada tratta le gemelle Cappa,  cugine di Chiara mentre stavolta , rispondendo su Instagram a un utente che le pone una domanda precisa, ha  pronunciato parole davvero molto forti.

Quando le è stato chiesto: “Alberto Stasi, grazie alla buona condotta, ha ottenuto la semi-libertà. Quindi perché riaprire il caso ora, proprio mentre sta per uscire?”, la Lucarelli non ci ha pensato su due volte, rispondendo a tono, come avrete modo di vedere, e la sua risposta ha fatto il giro del web.

La giornalista ha replicato con queste parole: “Non è che uscire dal  penitenziario  con una condanna (scontata) per  delitto (mediatico) consenta esattamente di ricominciare da zero”,  aggiungendo:  “Lui è anche un volto noto, lo stigma resta. Stasi punta alla revisione e a una assoluzione. L’assoluzione vorrebbe dire – anche legittimamente – un risarcimento milionario. Male che vada, e cioè niente revisione, ha comunque ottenuto una parziale riabilitazione mediatica. Dopo tutto questo casino, per molti la sua colpevolezza è dubbia. E visto che sta per uscire dal carce per reintrodursi in società, direi che questa è già una vittoria. Rifletteteci”.

La risposta di Selvaggia si focalizza su un aspetto che non sempre balza all’occhio: il valore   simbolico e materiale di un’assoluzione in extremis, non solo per l’imputato, ma anche per il sistema giustizia e per chi si occupa di cronaca, seguendo i processi per lavoro.    Un  altro utente controbatte:  “Io non so se Stasi sia colpevole o no e capisco perfettamente questo tuo discorso sul riabilitarsi in vista dell’uscita. Però non è che gli inquirenti si rimettono a fare indagini per un capriccio. Evidentemente hanno trovato qualcosa di concreto, no?” ,  La risposta di Selvaggia? Questa: “Forse non ci fate caso, ma vengono riaperte continuamente indagini in presenza di ‘elementi sconvolgenti’… e poi vengono richiuse perché erano fuffa. Penso al caso Tiziana Cantone – lo si voleva far passare per omicidio – e molti altri. Spesso dietro a queste nuove consulenze scientifiche che riscriverebbero la verità arrivano sempre gli stessi nomi. Ma questo è un tema importante (e praticamente inesplorato) che affronterò nel mio prossimo podcast”. La giornalista ha chiosato: “Detto ciò, nel caso specifico, non so quanto siano solidi i nuovi elementi. Su quelli importanti che hanno a che fare con la scienza non mi pronuncio (dna, impronta), il resto per ora mi sembra fuffa“.

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