Selvaggia Lucarelli , a 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, uno dei più efferati, mediatici e complessi d’Italia, è intervenuta per esprimere il suo pensiero sul caso Garlasco. Così come hanno fatto altri personaggi pubblici, in salotti televisivi di spicco e sui social, anche la giornalista ha detto la sua .
Selvaggia, in passato , ha difeso a spada tratta le gemelle Cappa, cugine di Chiara mentre stavolta , rispondendo su Instagram a un utente che le pone una domanda precisa, ha pronunciato parole davvero molto forti.
Quando le è stato chiesto: “Alberto Stasi, grazie alla buona condotta, ha ottenuto la semi-libertà. Quindi perché riaprire il caso ora, proprio mentre sta per uscire?”, la Lucarelli non ci ha pensato su due volte, rispondendo a tono, come avrete modo di vedere, e la sua risposta ha fatto il giro del web.
La giornalista ha replicato con queste parole: “Non è che uscire dal penitenziario con una condanna (scontata) per delitto (mediatico) consenta esattamente di ricominciare da zero”, aggiungendo: “Lui è anche un volto noto, lo stigma resta. Stasi punta alla revisione e a una assoluzione. L’assoluzione vorrebbe dire – anche legittimamente – un risarcimento milionario. Male che vada, e cioè niente revisione, ha comunque ottenuto una parziale riabilitazione mediatica. Dopo tutto questo casino, per molti la sua colpevolezza è dubbia. E visto che sta per uscire dal carce per reintrodursi in società, direi che questa è già una vittoria. Rifletteteci”.
La risposta di Selvaggia si focalizza su un aspetto che non sempre balza all’occhio: il valore simbolico e materiale di un’assoluzione in extremis, non solo per l’imputato, ma anche per il sistema giustizia e per chi si occupa di cronaca, seguendo i processi per lavoro. Un altro utente controbatte: “Io non so se Stasi sia colpevole o no e capisco perfettamente questo tuo discorso sul riabilitarsi in vista dell’uscita. Però non è che gli inquirenti si rimettono a fare indagini per un capriccio. Evidentemente hanno trovato qualcosa di concreto, no?” , La risposta di Selvaggia? Questa: “Forse non ci fate caso, ma vengono riaperte continuamente indagini in presenza di ‘elementi sconvolgenti’… e poi vengono richiuse perché erano fuffa. Penso al caso Tiziana Cantone – lo si voleva far passare per omicidio – e molti altri. Spesso dietro a queste nuove consulenze scientifiche che riscriverebbero la verità arrivano sempre gli stessi nomi. Ma questo è un tema importante (e praticamente inesplorato) che affronterò nel mio prossimo podcast”. La giornalista ha chiosato: “Detto ciò, nel caso specifico, non so quanto siano solidi i nuovi elementi. Su quelli importanti che hanno a che fare con la scienza non mi pronuncio (dna, impronta), il resto per ora mi sembra fuffa“.