“Sconvolta”. Rapina choc nella villa di Annamaria Bernardini De Pace: la furia dei ladri

La quiete di Montemarcello, pittoresca frazione del comune di Ameglia, è stata brutalmente interrotta da un’incursione criminale che ha sconvolto l’intera comunità. Nel mirino dei malviventi, la villa di Annamaria Bernardini De Pace, celebre avvocata matrimonialista e figura nota del panorama legale italiano. L’assalto, avvenuto in una notte che ha lasciato il segno, ha trasformato l’abitazione in un vero e proprio teatro di violenza, con conseguenze che vanno ben oltre i danni materiali.

Secondo le prime ricostruzioni, tre uomini armati hanno fatto irruzione nella villa, sorprendendo e immobilizzando il custode. La violenza, gratuita e brutale, si è abbattuta sull’uomo nel tentativo di estorcergli informazioni sulla presenza di una cassaforte e sul suo contenuto. Una volta individuato il forziere, i malviventi si sono trovati davanti a un bottino del tutto insufficiente: poche migliaia di euro, ben lontane dalle loro aspettative.

La delusione, tuttavia, ha scatenato una furia cieca. La villa è stata devastata, come se il vandalismo potesse compensare il fallimento della rapina. Oggetti distrutti, vetrate in frantumi, mobili sfasciati: la scena ricorda le sequenze più disturbanti del film “Arancia Meccanica”, con danni materiali stimati in quasi 100mila euro.

Fortunatamente, la dottoressa De Pace non si trovava nell’abitazione al momento dell’assalto. La notizia l’ha profondamente scossa, come ha dichiarato in un’intervista a “Il Giornale d’Italia”. “Sono 23 anni che vivo lì e non ho mai pensato che potesse accadere qualcosa del genere”, ha affermato, visibilmente provata, definendo l’accaduto “sconvolgente”. Le sue parole esprimono lo smarrimento di chi ha visto violata non solo una proprietà, ma un rifugio personale e affettivo.

Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute e hanno avviato le indagini per identificare i tre responsabili, attualmente in fuga. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona e raccogliendo testimonianze utili. L’obiettivo è quello di dare un nome e un volto ai colpevoli e di fare piena luce su quanto accaduto.

L’episodio solleva interrogativi importanti sulla sicurezza nei territori considerati, fino a ieri, isole felici. La tranquillità di Montemarcello è stata brutalmente infranta, e l’intera comunità si interroga ora sulla possibilità di proteggere i propri beni e la propria serenità di fronte a una violenza che sembra non avere confini.

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