Saviano e Strada contro Salvini: «Vada in carcere», «è crudele». E rispunta la Sgrena…

Soliti insulti al ministero dell’Interno Matteo Salvini da parte della solita sinistra politicamente corretta e pro invasione di clandestini: “I 134 migranti a bordo della #OpenArms, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici, ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il #MinistroDellaMalaVita. Ma il destino di Salvini è il carcere, e questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci”. Lo scrive su twitter lo scrittore Roberto Saviano. Strano però che i fantomatici “banditi libici” abbiano lasciato loro il telefonino. Replica su twitter Salvini: “Il signor Saviano mi vuole vedere in galera. Che faccio amici, gli do retta e mi dimetto o tengo duro?”. E aggiunge: “In 16 giorni sareste già tranquillamente arrivati a casa vostra in Spagna. Quella delle ong è una battaglia politica, non certo umanitaria, giocata sulla pelle degli immigrati. Vergogna. Io non mollo”, scrive il ministro su Twitter allegando un post della ong Open Arms in attesa di una soluzione da 16 giorni.

Rispunta la Sgrena: gesto quasi criminale
“La questione della nave Open Arms mette in evidenza la disumanità di un governo ma soprattutto di un ministro, il ministro Salvini; penso che lasciare queste persone in uno stato di disagio e pericolo per la salute, fisica che mentale, sia un gesto quasi criminale” commenta a AdnKronos Giuliana Sgrena. “Non si può disprezzare così la vita umana. Il nostro paese è particolarmente esposto al fenomeno migratorio ma ci sono paesi europei che già si sono dichiarati disponibili a dividere l’incarico dei migranti a bordo dell’ Open Arms – conclude – Ritengo sia un gesto che mette l’Italia fuori di qualsiasi regola internazionale e diritto umanitario. È una violazione del diritto umanitario, in maniera assoluta.”

Gino Strada: da Salvini crudeltà e barbarie
“Penso che le persone che sono a bordo vadano sbarcate immediatamente perché da un punto di vista sanitario, non strettamente medico ma piuttosto psicologico e psichiatrico, ci sono dei problemi seri che possono anche sfociare in atti di violenza sugli altri o su se stessi. La situazione è potenzialmente esplosiva anche se fortunatamente, per ora, sono riusciti a tenere a bada la situazione” commenta così la questione della nave Open Arms Gino Strada di Emergency, per AdnKronos. “È comprensibile che lo stress, la paura, il non sapere cosa succede soprattutto quando si è stranieri e non si ha modo di parlare con molte persone possa indurre ad atteggiamenti di disperazione- aggiunge- Da un punto di vista politico, a me pare che l’aspetto dominante sia una crudeltà e una barbarie di fondo rispetto a della gente che non ha nessuna colpa se non quella di cercare di scappare e trovare una vita migliore.- conclude- Vanno sbarcati al di là di considerazioni politiche: bisogna capire che ci sono persone in forte stress psicologico e vanno aiutate.”

Casarini: sequestro di persona, tortura
“Siamo in presenza di sequestro di persone, di tortura, di violazione di ogni Convenzione internazionale ma soprattutto della Costituzione italiana. Credo che ormai si sia passato ogni tipo di segno: la ‘questione Salvini’ ormai è di ordine pubblico, come direbbe lui. E noi lo diciamo a lui. Spero vi siano magistrati coraggiosi che affrontino il tema. Ci sono crimini che non possono passare sotto silenzio. L’impunità per chi compie reati gravissimi contro la persona dovrà essere affrontata prima o poi”. E’ quanto sottolinea all’Adnkronos Luca Casarini, parlando a proposito dello stallo della Open Arms mentre nel frattempo si son mosse le procure. Casarini sarà probabilmente di nuovo capomissione della Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Humans che sta preparando gli equipaggi per “l’imminente partenza”.